I Lunedì del Cinema: “Mulholland Drive”, il miglior film di questo secolo





Meno di un anno fa “Mulholland Drive” era stato votato miglior film del XXI secolo secondo un sondaggio della BBC.
A sedici anni dalla sua presentazione al Festival di Cannes, dove vinse (ex aequo con “L’uomo che non c’era dei fratelli” Coen), il premio per la miglior regia, quello che è considerato uno dei capolavori di David Lynch è pronto a tornare sul grande schermo, per ora solo in Gran Bretagna, in una versione restaurata 4K. Uno dei cult del secolo scorso è in programmazione questa sera, lunedì 3 aprile ore 21, per la rassegna I Lunedì del Cinema che, per festeggiare i 25 anni, ha lasciato agli aficionados la possibilità di decidere il primo film di ogni mese scegliendo tra quelli proposti in questi anni, così insieme a Lars Von Trier, Robert Altman, Milko Manchevski anche Davis Lynch entra nella hall of fame de iLunedì 25 anni.
Ma Mulholland Drive è davvero il miglior film del XXI secolo? Difficile dirlo, di sicuro è un film fatto per cinefili che riesca sempre a suscitare emozioni forti tra sostenitori e oppositori. I principali motivi per cui viene consideriamo un capolavoro sono esattamente gli stessi che spingono molti addirittura ad odiarlo. Un film che ti costringe a ripensarlo, riviverlo e rivederlo immediatamente.
Della storia di “Mulholland Drive” si capisce poco o nulla. Ma niente paura, deve essere così. David Lynch ribadisce che “il cinema è la scrittura del sogno”. Comunque: a Hollywood Rita perde la memoria in seguito ad un incidente avvenuto sulla Mulholland Drive. La donna incontra Betty Elms, un’attrice australiana che è appena sbarcata a Los Angeles. Grazie al suo aiuto Rita tenta di ritrovare la memoria e la sua identità. Un uomo è perseguitato da un’immagine mostruosa. Un regista minacciato dalla mafia è costretto a scegliere una sconosciuta per il suo film. Il fatto che la storia, a caldo, sia incomprensibile, non significa naturalmente che non abbia “senso”. Con un genio come Lynch bisogna saper accettare il surrealismo e la disillusione di realtà come sole, vere, essenze del cinema.

Spazio Gloria via Varesina – Como
3 aprile ore 21 – Ilunedì25anni –
MULLHOLLAND DRIVE di David Lynch
Regia e sceneggiatura: David Lynch. Fotografia: Peter Deming. Montaggio: Mary Sweeney. Musica: Angelo Badalamenti. Interpreti: Laura Herring, Naomi Watts, Michael J. Anderson, Diane Baker.
Stati Uniti 2001. 146 minuti.
Festival di Cannes 2001 Premio Miglior Regia.
Ingresso intero 7€ – Ridotto 5€
Riservato ai soci Arci

Note di David Lynch
Una delle cose più belle degli esseri umani è avere l’intuizione: la usiamo tutti i giorni nella vita, ma nel cinema questo sentimento non riceve più alcun affidamento. Il pubblico sa le cose, le capisce. Non servo certo io a spiegarle. La spiegazione dei miei film è lì davanti agli occhi di tutti. La spiegazione di chiunque lo veda non sarà, forse, simile alla mia, ma non importa. Il cinema serve a portarti in altri mondi. Amo tutti i film che mi fanno sognare e che mi portano ad esplorare altri universi. Adoro le astrazioni e il cinema può fornire delle astrazioni. Mi piace la struttura e così mi piacciono le astrazioni all’interno di una storia solida.