Ripensare lo spazio pubblico: conferenza su “le piazza italiane”

Con un incontro incentrato su “la piazza come cuore della città, prosegue, mercoledì 12 aprile, il ciclo di conferenze dal titolo RIPENSARE LO SPAZIO PUBBLICO – esperienze, strategie e tattiche di rigenerazione urbana organizzato dall’ Ordine degli Architetti PPC di Como con l’obiettivo di proporre una riflessione sul significato della “dimensione pubblica” e sulle questioni teoriche-operative che interessano la cultura del progetto.
L’incontro, ad ingresso libero e prenotazione obbligatoria, è diviso in due parti: “Il cuore della città” con Federico Bucci e “La piazza. Significati e ragioni nell’architettura italiana” tenuto da Dina Nencini presso la sede dell’ Ordine Architetti al Novocomum in Viale Sinigaglia n.1
MERCOLEDI 12 APRILE, ore 17.45
Saluti: Michele Pierpaoli, Presidente Ordine Architetti PPC Como
Introduce e modera: Matteo Moscatelli
“Il cuore della città”
Federico Bucci
La piazza italiana nella storia dell’architettura internazionale ha sempre rappresentato un importante riferimento progettuale. La presentazione analizzerà i migliori esiti in cui si è espresso il dibattito del Novecento.
Federico Bucci (Foggia, 1959), laureato in architettura al Politecnico di Milano, presso lo stesso Ateneo è professore ordinario di “Storia
dell’architettura”, delegato del Rettore per gli Archivi e le Biblioteche, Prorettore del Polo Territoriale di Mantova e responsabile della Cattedra Unesco. E’ membro dello Scientific Committee dell’ASA (Advanced School of Architecture) del Politecnico di Milano (19.12.2014) e membro del collegio docenti del dottorato di
ricerca in “Storia dell’architettura e dell’urbanistica” dell’Università IUAV di Venezia e del comitato scientifico del Centro internazionale di Palazzo Te, Mantova. È stato visiting professor alla Texas A&M University, all’Istituto di Architettura di Mosca, all’Universidad de Los Andes di Merida, alla Pontificia Universidad Catolica de Chile, alla National Technical University di Atene, all’Universidad CEU-San Pablo di Madrid, alla University of Southern California di Los Angeles, all’ETSAB di Barcellona e alla Tongji University di Shanghai.
Ha partecipato ai congressi dell’American Society of Architectural Historians di Los Angeles (1998) e Houston (1999) ed è stato visiting researcher presso il Canadian Centre for Architecture di Montreal. Ha curato le seguenti mostre: “Luigi Moretti. Immagini di architettura” (itinerante tra il 2000 e il 2003), “Zero gravity: Franco Albini” (Triennale di Milano, 2006), “Senza pericolo! Costruzioni e sicurezza” (Triennale di Milano, 2013), “Tech stories” (Museo della scienza e della tecnologia, Milano, 2013).
Ha ideato e curato “MANTOVARCHITETTURA” ,il festival dell’architettura internazionale che si svolge ogni anno a Mantova durante il mese di maggio. Ha collaborato con le riviste “Domus”, “Rassegna”, “L’architettura. Cronache e storia” e attualmente è redattore di “Casabella”. Ha pubblicato i volumi: Albert Kahn. Architect of Ford (New York 1993); Luigi Moretti. Works and Writings (con M. Mulazzani, New York 2002); Periferie e nuove urbanità (Milano 2003); Magic City. Percorsi nell’architettura americana (Roma 2005); I musei e gli allestimenti di Franco Albini (con A. Rossari, Milano 2005); Milano. Architettura, città, paesaggio (Roma 2006); Zero Gravity. Franco Albini. Costruire le modernità (con F. Irace, Milano 2006); Il design e gli interni di Franco Albini (con G. Bosoni, Milano 2009); Franco Albini (Milano 2009). Senza Pericolo. Costruzioni e sicurezza (in collaborazione, Bologna 2013) Made in Polimi 1863-2013 (in collaborazione, Milano 2013) Un atlante architettonico. Atlas. Marcus Petrus (in collaborazione, Milano 2014) Le architetture del campus Chieti (in collaborazione, Milano 2014) Critica e progetto (in collaborazione, Milano 2014) Innesti Grafting Vol II Milano. Laboratorio del moderno. (in collaborazione, Venezia 2014).
La piazza. Significati e ragioni nell’architettura italiana
Dina Nencini
Lo spazio non significa in sé. Così come la forma. Essi rappresentano le ragioni materiali dell’architettura, il cui fine ultimo è il costruire, attraverso cui essa si manifesta. La riflessione teorica sullo spazio e la forma, in tal senso, comincia come pratica conoscitiva per compiersi in una visione dell’architettura. Questo è ciò che la accomuna alle altre arti. Lo spazio aperto assume in questo contesto di ricerca un ruolo particolarmente efficace. Infatti, la riflessione che intendo
proporre parte dalla lettura dei significati e delle ragioni di spazio e forma in architettura secondo la declinazione
specifica che offrono gli spazi aperti dell’architettura italiana. Quali sono le modalità attraverso le quali l’architettura definisce e determina lo spazio aperto? E poi, secondo un moto circolare di ritorno, come lo spazio aperto ridefinisce l’architettura e la città nella propria essenza e rappresentazione?
In Italia è fondamentale l’immagine-tipo della piazza in quanto “luogo primario” della manifestazione dell’architettura. Lo spazio aperto è anche nel nostro Paese, il luogo nel quale si realizza la costruzione di un mondo che unisce “idealismo” e “realismo”, le due matrici che strutturano la cultura italiana del Novecento. Lo spazio aperto costituisce dunque, un vero e proprio dispositivo del progetto, trasformandosi in un luogo fondativo della costruzione del paesaggio italiano.
Dina Nencini (Riva del Garda TN, 1969), si laurea con lode con Franco Purini e Giusa Marcialis presso lo IUAV dove consegue il titolo di Dottore di Ricerca.
Professore Associato in Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura e Progetto, fa parte del collegio docenti del Dottorato in Architettura e Costruzione, è redattore della rivista Anfione e Zeto, rivista di architettura e arti. Tra le sue pubblicazioni: Mediterranei. Traduzioni della modernità (FrancoAngeli edizioni 2014); La piazza. Ragioni e significati nell’architettura italiana (Christian Marinotti Editore 2012); IT / Innovazione/Tradizione. Osservatorio sulla ricerca in architettura in Italia under 50 (Prospettive 2010). Svolge attività di ricerca progettuale con lo Studio Menegatti_Nencini.

Il ciclo prosegue
- MARTEDI 18 APRILE, ore 17.45
Spazio corridoio. Spazio salotto. Spazio verde – Pietro Carlo Pellegrini
Lo spazio pubblico, il mito di Perseo e la strategia dello sguardo – Silvano Tagliagambe - MARTEDI 2 MAGGIO, ore 17.45
Lo spazio pubblico nel territorio lariano. Progetti recenti Marco Castelletti/ Roberto Noè/ Gianmatteo Romegialli/ Seneca Gerosa, Parravicini, Prestini ,