“Jazz a Primavera”, 5 concerti a Biasca



Buon jazz nella vicina Svizzera. Partirà il prossimo 28 aprile la rassegna Jazz a Primavera 2017. Il primo appuntamento, organizzato in sinergia con la rassegna ‘Tra jazz e nuove musiche’ di RSI-Rete Due, si terrà in Casa Cavalier Pellanda a Biasca dove si potrà ascoltare il Shai Maestro Trio.
Pianista tra i più coccolati del jazz, il talentuoso musicista israeliano Shai Maestro si è segnalato per la sua lunga militanza nei gruppi di Avishai Cohen, contrabbassista ben conosciuto internazionalmente nell’ambito del jazz e non solo.
A seguire il programma prevede la presentazione del nuovo CD ‘Elfenreigen’ degli Zürihorn, un trio di corno delle alpi, all’Osteria Centrale di Olivone domenica 7 maggio. L’omaggio al virtuoso contrabbassista e compositore vodese Léon Francioli (1946-2016) da parte di Olivier Clerc, suo partner alla batteria per oltre un ventennio, il progetto Standard Bass dedicato ai bassisti compositori che si terrà presso Officina Creativa di Biasca il 3 giugno dove saranno impegnati musicisti ticinesi mentre l’ ultimo appuntamento sarà la Jam Session che si terrà l’11 giugno presso l’Osteria Centrale di Olivone.
Programma: Jazz a primavera 2017

Venerdì 28 aprile, Casa Cavalier Pellanda, Biasca, ore 21.00
• Shai Maestro Trio
Shai Maestro (pianoforte), Petros Klampanis (contrabbasso), Ziv Ravitz (batteria)
Enfant prodige l’israeliano Shai Maestro, oggi trentenne, mostra la sicurezza del musicista veterano, quale in effetti è, anche sulle scene statunitensi. Pianista tra i più coccolati del jazz attuale si è segnalato per la sua lunga militanza nel Avishai Cohen Trio (oltre al leader contrabbassista era completato da un altro talento di vaglia, il batterista
Mark Guiliana), con il quale ha calcato i plachi di mezzo mondo, dal 2006 al 2010, nei più importanti festivals internazionali.
Nel frattempo il pianista si trasferisce a New York e soprattutto comincia a pensare a una propria formazione. Con questo trio Shai Maestro ha già inciso quattro dischi: l’esordio (che porta il nome del gruppo) nel 2012, The Road To Ithaca l’anno dopo, Untold Stories nel 2015 e il recentissimo The Stone Skipper.
Il trio mostra quanto l’anelito internazionalista percorra il jazz contemporaneo: Ziv Ravitz, batterista dotato d’inconsueta sensibilità, è anche lui israeliano, mentre Petros Klampanis, contrabbassista di
virtuosistiche prestazioni, è nato in Grecia. Ma il linguaggio del trio è pura tradizione jazz statunitense. Il pianista, che racconta di avere scoperto il jazz grazie a un disco di Oscar Peterson, mostra tutte le influenze che su di lui hanno avuto Chick Corea e Keith Jarrett; del primo evoca spesso le scansioni ritmiche luminose e stimolanti, con il secondo condivide un’invidiabile, istintiva felicità melodica. Corea e Jarrett vengono alla mente anche per un altro elemento, come i due
popolari pianisti erano riusciti a fare nei confronti della generazione che cresceva negli anni Settanta (e, aggiungiamo, come è accaduto a Brad Mehldau per quella a cavallo fra i Novanta e il nuovo millennio), Shai Maestro sembra perfettamente sintonizzato con le aspettative, i gusti, i
desideri e le preoccupazioni dei giovani contemporanei. Per questo si candida a divenire uno dei nomi con i quali verrà ricordato questo periodo storico.
www.shaimaestro.com
Domenica 7 maggio, Osteria Centrale, Olivone, ore 17.00
• Zürihorn – presentazione del nuovo CD Elfenreigen
Nick Gutersohn (trombone, corno alpino, conchiglie), Robert Morgenthaler (trombone, corno alpino, conchiglie, didgeridoo), Priska Walss (trombone, corno alpino)
Arriva da Zurigo il progetto dedicato al corno delle alpi:
Si prenda un corno alpino, uno strumento tradizionale con le sue limitate possibilità armoniche, inoltre un didgeridoo, conchiglie e tromboni e ancora più corni. Si ascolti come le facoltà armoniche si espandano quando diversi corni suonino insieme. Si ascolti la varietà del suono del corno alpino e come fiorisce in confronto agli strumenti originari, come nascono nuove espressioni
stilistiche. Così le composizioni originali dello Zürihorn vengono accostate alle improvvisazioni, un groove è affiancato ad un bordone, vengono sfruttate influenze del jazz, della musica africana e della musica classica. Si crea così una interessante dicotomia con il corno alpino, ingiustamente collegato solamente al folclore svizzero tedesco.
Nel concerto di Olivone il trio presenterà la loro ultima fatica discografica intitolata Elfenreigen, letteralmente Le canzonette degli elfi.
www.echo-vom-zuerihorn.ch

Sabato 20 maggio, Casa Cavalier Pellanda, Biasca, ore 21.00
• Ciao Léon! – omaggio a Léon Francioli (1946-2016)
Olivier Clerc (batteria), Charles Schneider (sassofoni), Pierre-François Massy (contrabbasso), Bertrand Gallaz (chitarra)
Contrabbassista e compositore, Léon Francioli è stato un musicista ecclettico, virtuoso, comunicativo. Nelle le sue performances dal vivo trasmetteva forte energia ed emozioni contrastanti suonando il suo contrabbasso con tecniche personali, virtuose ma mai banali,
portando lo strumento al limite delle proprie possibilità e sonorità. Il contrabbasso diventava così voce, lamento, allegria, comico e serioso al contempo. Léon ha collaborato con moltissimi musicisti di primo piano tra cui possiamo citare Pierre Favre, Michel Portal, Don Cherry. Il BBFC
(Bovard-Bourquin-Francioli-Clerc) fu la formazione jazz più significativa della svizzera romanda.
Per un ventennio, dal 1982 in poi, il quartetto incise diversi dischi d’impatto europeo facendosi conoscere ben al di là dei confini nazionali. Come compositore Francioli scrisse musiche per film e teatro, collaborando fra gli altri con il balletto di Maurice Béjart .
Olivier Clerc, batterista che collaborò con Léon dagli anni ’70, lo ricorderà nel concerto in Casa Cavalier Pellanda a Biasca.
fr.wikipedia.org/wiki/Léon_Francioli
Sabato 3 giugno, Officina Creativa, via prada 6, Biasca, ore 21.00
• Standard Bass
Mirko Roccato (sassofoni), Samuele Toffoli (tromba), Domenico Ceresa (contrabbasso), Gilberto Rodoni (tastiere), Santo Sgrò (batteria)
Una serata dedicata ai contrabbassisti compositori e ai loro brani più conosciuti. Spesse volte sidemans di grande spessore al servizio di artisti più conosciuti e riconosciuti, chi suona questo stupendo strumento sviluppa una competenza ritmico-armonica e una resilienza al lavoro oscuro necessarie e fondamentali per il buon funzionamento dell’intero ensemble. In tutte le musiche la funzione del basso è indispensabile anche se spesso non in primissima evidenza. Negli ultimi decenni sono stati moltissimi i bassisti che si sono smarcati dal ruolo di comparsa assumendo maggiormente quella del leader o del solista. Basti pensare a figure di primo piano come Charlie Haden o Steve Swallow oppure al contrabbassista svedese Andres Jormin, attivo nel blasonato trio di Bobo Stenson e autore per questo formazione di moltissime composizioni originali.
Nella serata biaschese, per la prima volta presso la magnifica Officina Creativa, il quintetto formato da amici di lunga data, proporrà la propria visione di una decina di brani composti da bassisti, alcuni molto frequentati altri meno, nell’ambito del Jazz moderno: una serata in cui gli strumenti solisti omaggeranno la figura del contrabbasso.
Domenica 11 giugno, Osteria Centrale, Olivone, ore 17.00
• Jam Session
La più celebre delle espressioni musicali nell’ambito della musica improvvisata, la Jam-Session, permette a più musicisti di esibirsi sullo stesso palco nella stessa serata. Agli albori vero e proprio momento di confronto competitivo, con momenti ed aneddoti oramai storici nella storia del jazz, la jam session moderna è un’occasione di condivisione e creazione collettiva spontanea partendo spesso, ma non solo, da brani del repertorio comune a tutti i musicisti. Per l’occasione al Centrale
di Olivone il trio del pianista luganese Daniele Christen aprirà la via e sarà fonte di ispirazione per tutti i musicisti presenti. Un’occasione per il pubblico di assistere ad esibizioni magari non perfette ma autentiche ed appasionanti.
I dettagli del programma sulla pagina web www.musibiasca.ch.