Sotto choc in carcere per lo schianto mortale: rischia fino a 10 anni di cella
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Fabio Pozzoli, canturino di Vighizzolo, e’ accusato di omicidio stradale. Avrebbe tagliato la strada all’auto con genitori e bimba di 14 mesi a bordo. Aggravante dell’alcool in corpo.
Sotto choc nel carcere del Bassone. Solo ora capisce la gravita’ di quello che gli viene contestato da Carabinieri e Procura di Como: omicidio stradale con l’aggravante dell’uso di alcool per avere provocato lo schianto mortale a pochi metri da casa sua a Vighizzolo di Cantu’. Fabio Pozzoli, operaio di 34 anni, residente nel popoloso quartiere brianzolo, sta realizzando lentamente nella cella del Bassone – dove si trova da ieri – quello che lo aspetta quando riuscira’ ad uscire dal carcere. Un processo, il rischio di una condanna fino ad un massimo di 10 anni. Ma il rimorso, lo choc per avere provocato con una sua manovra un po’ azzardata la morte di una bambina di 14 mesi, quello sara’ difficile da cancellare.
Uno schianto che ha segnato per sempre la sua vita e quella dei genitori di Aurora Sigi, 14 mesi, morta nel drammatico schianto tra le due auto in viale Italia a Vighizzolo. I due, feriti, non sono in gravi condizioni anche se, ovviamente, sotto choc. La mamma, in particolare, ha visto subito che la piccola era in condizioni gravi. Va detto che, come confermato dal 118, la piccola Aurora non era nel seggiolino previsto dal codice della strada.
Pozzoli, intanto, verra’ interrogato nei prossimi giorni in carcere dal giudice per la convalida del suo arresto. L’aggravante dell’uso di alcool alla guida – confermato dal test al quale e’ stato sottoposto – potrebbe costargli a caro prezzi. Ovviamente ritirata la patente di guida.