In tanti per l’ultimo saluto a Zia Fausta al Monumentale: lascia un segno importante
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Chiesa gremita oggi pomeriggio al cimitero monumentale per l’ultimo saluto a Fausta De Martini. I parenti, gli amici, una rappresentanza delle suore che con lei in India hanno dato e danno aiuto ai più bisognosi. Del resto Fausta, per tutti “Zia Fausta”, la conoscevano in molti. Dopo la perdita del figlio Carlo si era rifugiata in India e qui, senza mai dimenticare per un singolo giorno cosa si prova a perdere il proprio figlio, aveva trovato una nuova ragione di vita. Tornata in Italia, infatti, aveva messo in piedi una serie di iniziative per raccogliere fondi.
Era inarrestabile, prima una scuola per dare istruzione e un alloggio alle bambine orfane, poi il sostegno a un lebbrosario che cura e protegge le persone colpite da questa terribile malattia. Ma “Zia Fausta” nonostante le difficoltà per trovare i fondi e raggiungere i traguardi non si è mai arresa e così sono arrivate altre scuole, altri ospedali con sale operatorie che vengono utilizzate anche per i pazienti dei villaggi vicini, poi l’attenzione alle persone con Aids e alle bambine cieche.
Ogni anno, a Natale, partiva per andare dai suoi “gioielli” perchè anche l’India era la sua casa e non vedeva l’ora di tornarci per riabbracciare tutti quelli che le volevano bene. Chi la conosceva sapeva quanto le si illuminavano gli occhi nel raccontare dei suoi bambini, delle suore che erano ormai delle amiche e non solo delle compagna di avventura, di tutti quelli che la aspettavano per dirle grazie. La sua grinta e il suo carattere forte sono senza dubbio stati il motore per trasformare il dolore per la morte del suo Carlo in qualcosa di grande.
“Aveva tutte le ragioni per passare anni a piangere la morte del figlio ma non l’ha fatto, anche perché le ferite non si rimarginano – ha detto Don Andrea durante l’ultimo saluto oggi al monumentale -. Ha fatto qualcosa di così solido che è in grado di resistere alla morte”.