Davide Van De Sfroos San Siro:”Tutti nello stesso luogo, tutti nella stessa sera”. Como è con te!
DAVIDE VAN DE SFROOS 9 GIUGNO SAN SIRO: L’invito di Davide è :“Tutti nello stesso luogo, tutti nella stessa sera” per ascoltare le storie di lago e non solo di un cantautore, poeta lombardo dei giorni nostri, che da sempre si distingue per la scelta di cantare quasi unicamente in dialetto comasco.
Dalla Tremezzina alla città, da Bellagio all’alto Lario Davide Van De Sfroos non ha solo portato le sue canzoni, ma si è speso per cause di solidarietà, promozione e valorizzazione del territorio, supporto ad iniziative cultrali e di spettacolo. Davide è un testimonial di Como e per questo nel 2012 è stato insignito della massima onoreficenza cittadina l’Abbondino d’Oro.
La Colletta Alimentare, La Rosa Blù, Como Cult, Rivogliamo il nostro Lago tanto per citare alcune iniziative che trovano in Davide Van De Sfroos un fervente sostenitore, Terra&Acqua, La Curiera della Musica addirittura nate da una sua ispirazione, Como il suo lago e le sue genti vogliono restituire a Davide l’affetto e la stima che lui ci ha sempre dato.
Un “in bocca al lupo” che arriva da tutta Como

Davide Bernasconi, per tutti Van De Sfroos, il cui nome d’arte riprende i contrabbandieri del secolo scorso che varcavano il confine con la svizzera evitando la dogana per importare illegalmente sigarette e altri generi, crede molto in un’ Italia che non ha voce in televisione e quando parla lo fa in dialetto. Quando nel 2011 presentò a Sanremo la canzone Yanez e la introdusse con queste parole dopo averla dedicata a suo padre: “Cancellare i dialetti è come limare gli Appennini perché l’Italia rimane unita anche grazie all’identità dei dialetti. Mi preoccuperò il giorno in cui parleremo tutti un italiano commerciale misto all’inglese.”
La sua esperienza nel mondo della musica ha inizio nei Potage, un gruppo di ispirazione Punk, solo successivamente si affermerà come cantante de “I De Sfroos” iniziando ad elaborare testi in finto inglese, italiano e dialetto Lombardo.
Le canzoni di Davide Van De Sfroos sono piccoli ritratti di personaggi e descrizione di scene quotidiane, come nel caso del “La Curiera” dove i passeggeri prendono vita facendo sembrare all’ascoltatore di trovarsi su quell’autobus insieme alla baraonda di gente che sale e scende, con “ l’autista che na po piö , e la sciura cunt i bei tèt, e la düneta c’ha sbaglià’l biglièt, e la sciura Rosa cunt el so neù, e la turista la capiss nagott, e i tusanett che fann tropp casòtt.”
Ma altri suoi testi sono pieni di significato e diventano quasi delle provocazioni contro le ingiustizie della vita a partire da “New Orleans”, canzone composta a seguito dell’Uragano Katrina del 2005, “Siamo bambole voodoo trafitte in ogni punto ormai” canta Davide facendo notare che proprio come le bambole voodoo non possiamo cambiare gli eventi, anche drammatici, di cui siamo partecipi ma siamo costretti ad accettarli; fino ad arrivare a “Dove Non Basta Il Mare”, canzone scritta contro la guerra in occasione del 150anni dell’unità d’Italia. In questo brano il dialetto comasco si mescola con le lingue carnica, siciliana, calabrese e italiana per tratteggiare una storia di foglie e piante, di vento e pioggia, di mari e di saette, di lacrime e gesti d’affetto e soprattutto per parlare della coesione di una nazione che nasconde al suo interno gruppi di persone che sembrano molto diverse tra di loro ma sono pur sempre accomunate da un suolo e da un passato comune “Non lo può di certo sapere questo tronco ormai sfinito, quante lacrime son scese a bagnare il mio sorriso, quante volte ho mentito, quanti sogni ho ricucito, quanto tempo ho cantato per chi era partiro.”
Una delle canzoni più note di Davide Van De Sfroos è “Pulenta E Galena Fregia”, che rientra tra le più malinconica dell’artista. E’ il racconto del giorno dopo la festa di Natale, quando si mangiano gli avanzi del giorno prima. Davide qui descrive il senso di solitudine ma nello stesso tempo di pace e tranquillità, il momento in cui ognuno si trova a dover fare i conti con se stesso, il suo passato, i suoi errori e soprattutto i suoi fantasmi.
DAVIDE VAN DE SFROOS
STADIO SAN SIRO – Milano
Venerdì 9 giugno 2017 – ore 20.30
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