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Traglio e Landriscina, -7 alle urne: quante “stoccate”, oggi niente confronto

18 giugno 2017 | 09:03
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Traglio e Landriscina, -7 alle urne: quante “stoccate”, oggi niente confronto
Traglio e Landriscina, -7 alle urne: quante “stoccate”, oggi niente confronto
Traglio e Landriscina, -7 alle urne: quante “stoccate”, oggi niente confronto
Traglio e Landriscina, -7 alle urne: quante “stoccate”, oggi niente confronto
Traglio e Landriscina, -7 alle urne: quante “stoccate”, oggi niente confronto

Sale la tensione nei due schieramenti ad una settimana esatta dal voto per decidere chi sarà il nuovo sindaco di Como. Il primo annuncia un incontro in piazza, il rivale:”No, grazie, non faccio perdere tempo con i suoi elettori…”.

Una settimana esatta. -7 al voto per il ballottaggio che deciderà chi sarà il nuovo sindaco di Como. Da una parte Mario Landriscina, centrodestra unito, che arriva forte del 34,7% dei consensi del primo turno. Dall’altra lo sfidante Maurizio Traglio che racchiude le liste di Pd, Ecologisti e Svolta civica e che deve inseguire e rimontare lo svantaggio di quasi 8 punti del primo turno.

Tra di loro in queste ore sono davvero stoccate e scintille, accuse e sospetti. Tutto vale a ci sta ad una settimana dal confronto decisivo. Oggi, intanto, Traglio ha deciso di scendere in piazza per un confronto diretto con lo sfidante:”Questa sera dalle 19 in piazza Volta a Como faremo un importantissimo e innovativo incontro. Infatti io, Barbara Minghetti, Vittorio Nessi e Angelo Monti aspetteremo il candidato Mario Landriscina e la giunta che lui propone per la città per un confronto concreto con i cittadini sul programma per la città di Como“.

Ma Landriscina, anche lui con tanto di nota scritta, ha già fatto sapere che non se ne parla neppure. Ecco le parole del candidato e il “no grazie” rivolto al rivale del ballottaggio di domenica prossima. Deciso e, sotto certi aspetti, anche tranciante.

Questa sera non mi presenterò all’incontro convocato dal Signor Traglio, che si comporta con me come fossi un suo dipendente, oltretutto tradendo un certo nervosismo.  Ci sta. Prendo favorevolmente atto, incalzato su Facebook, ha rettificato per l’ennesima volta la sua posizione sull’eventuale rinuncia ai suoi attuali impegni professionali, dovendo ammettere la differenza – sostanziale – tra la rinuncia alle deleghe e la rinuncia agli incarichi. Tant’è, meglio tardi che mai.
Ciò detto, non credo sia opportuno sottrargli tempo con un ulteriore incontro: ha certamente molte cose da spiegare ai suoi potenziali elettori del centrosinistra, anzitutto per convincerli che è un uomo di quella parte politica.