Niente Arena per il “Nabucco”, ma lo spettacolo è stato, comunque, potente

30 giugno 2017 | 02:16
Share0

Il palco del Teatro Sociale è un campo profughi uguale a quelli che siamo ormai abituati a vedere nei telegiornali. Qui si alza il “Va Pensiero” e “Oh mia Patria sì bella e perduta” non suona di un arcaico e romantico patriottismo risorgimentale, tantomeno roba da esuli Ebrei che si ritrova nelle pagine del libro di storia. Quando senti questo “Va Pensiero”, cantato dal coro 200.com nel “Nabucco” allestito da Jacopo Spirei per il Festival Como Città della Musica, non puoi fare a meno di pensare a chi, nel mondo, non è dove vorrebbe essere, non ha più una famiglia, una casa, una Patria.

Purtroppo la prima del “Nabucco” non è andata in scena nell’Arena del Sociale come previsto dal programma. Le pessime condizioni meteo hanno costretto la moltidutine di coristi e figuranti al chiuso del teatro con qualche accorgimento per sistemare i movimenti tra palcoscenico, platea e palchi. Sabato 1 e martedì 4 luglio ci saranno altre due possibilità per vedere il “Nabucco” così come l’ha pensato Spirei. Molto tonica anche l’orchestra diretta dal Maestro Jacopo Rivani, così come i cantanti con particolare menzione per Alberto Gazale nei panni di Nabuccodonosor e  Elena Lo Forte che interpreta Abigaille.

nabucco 29 giugno

Dimenticatevi il pontefice Zaccaria intabarrato nella veste sacerdotale e re Nabuccodonosor con elmo e spada, qui ci sono pistole e mitragliatrici e solo i sandali ai piedi di Zaccaria lo accumunano al suo antesignano. Quando Verdi e Temistocle Solera scrissero il “Nabucco” a metà ‘800, l’opera aveva una forte componente politica e intendeva far conoscere le nuove idee di libertà e di indipendenza. Le arie e i cori come “Va Pensiero” parlavano ai cuori e alle coscienze, venivano bissati in teatro e cantati nelle piazze, andando in un certo senso a rafforzare l’ amor di patria. In tempi più recenti le rappresentazioni dell’opera verdiana, al netto della bravura di cantanti, orchestrali, scenografi ecc, sono state operazioni museali. Ieri sera molte coscienze avranno avuto un fremito, ne siamo sicuri. Questo “Nabucco” è completamente calato nel nostro tempo e rispecchia alcuni dei problemi della nostra società, emigrazione e terrorismo su tutti. Ad un tratto, quando gli Babilonesi agli ordini di Nabuccodonosor fanno irruzione nel teatro mitra spianati, la mente corre alla strage del teatro Dubrovka di Mosca quando terroristi ceceni delle cosiddette Brigate Islamiche sequestrarono 850 civili che assistevano a uno spettacolo.

nabucco 29 giugno

Bellissimo anche il cambio scena tra il II° e il III° atto quando sul palco si materializza lentamente un campo profughi con filo spinato e guardie armate. Questo il contesto nel quale Nabuccodonosor passa dalla grandezza del regno alla galera, gli Ebrei sono il popolo maledetto e si consuma il dramma di amore e  potere tra Fenena, Ismaele e Abigaille. Tutto come da libretto.

1/7 e 4/7 ore 21.30

200.com Un progetto per la città

NABUCCO

di Giuseppe Verdi

INFO
Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro e online su www.comofestival.org e www.teatrosocialecomo.it
Prezzi da 20 € a 30€ + prevendita.
Infoline +39.327.3117975