Como, funziona bene la polizia in bicicletta: due denunce in poche ore



Gli agenti della Questura rintracciano un migrante già colpito da decreto di espulsione mai rispettato. E poi un nigeriano con un coltello di oltre 15 centimetri di lunghezza.
Nella mattinata odierna i poliziotti della Questura cittadina, impegnati con l’utilizzo delle biciclette nel nuovo servizio di prossimità nel centro storico, hanno effettuato numerosi controlli tra il Lungolago Mafalda di Savoia e Viale Geno al controllo di numerosi cittadini, tra cui alcuni provenienti dalle zone del centro-Africa. Questo ha reso possibile il rintraccio di un cittadino gambiano (J.M. del 1987) privo di documenti. Il ragazzo, condotto in Questura e sottoposto a fotosegnalamento è risultato irregolare sul territorio italiano e già destinatario di un ordine del Questore a lasciare il paese. I poliziotti lo hanno denunciato a piede libero e contestualmente sono state attivate le procedure amministrative per il suo allontanamento dal territorio italiano, reiterando l’ordine del Questore.
L’attività della pattuglia in bicicletta ha interessato anche le zone limitrofe alle stazioni ferroviarie del centro, permettendo il rintraccio nella zona di Como Borghi di un cittadino nigeriano (I.S. del 1990), che sebbene in regola con le norme del soggiorno, aveva in tasca un coltello multiuso della lunghezza complessiva di oltre 15 centimetri, oggetto ricompreso tra quelli di cui è vietato il porto. Il giovane, condotto in Questura è stato denunciato per porto abusivo di armi.