Ospedale di Cantù, più esami specialistici con l’ecografo di nuova generazione



Strumento di importante operativa notevole: qui ogni anno 7.000 visite, ora si punta ad incrementare i consulti specialistici
All’ospedale Sant’Antonio Abate si potenziata la Radiologia con un ecografo di ultima generazione. L’apparecchiatura è già operativa nel reparto, diretto da Rosa Maria Muraca, dalla prima settimana di agosto ed è stata presentata oggi pomeriggio nel corso di un breve incontro al quale è intervenuta anche Patrizia Figini, direttore medico dell’ospedale di Cantù.nSi tratta di un ecografo di alta gamma, carrellato, caratterizzato da un’elevata qualità dell’immagine radiologica, che consentirà al reparto di ampliare l’offerta di esami specialistici sia per i pazienti ricoverati sia per quelli ambulatoriali.
“La prima settimana – ha spiegato il primario Rosa Maria Muraca – siamo stati affiancati da uno specialist, che ritornerà più giornate nel mese di settembre per coadiuvarci nell’uso e nel verificare e approfondire le potenzialità dell’apparecchiatura che è dotata di cinque sonde, rispettivamente, per lo studio dell’addome, delle parti molli, dell’apparato muscolo-scheletrico, delle mammelle e per lo studio vascolare sia arterioso che venoso. Ringrazio la Direzione strategica per l’attenzione dedicata ai nostri progetti di crescita e per aver consentito uno sviluppo tecnologico ulteriore del reparto oltre che aver assunto due nuovi medici e aver sostituito immediatamente una dipendente andata in pensione”.
Il “vecchio” ecografo non sarà dismesso in quanto ancora utilizzabile: sarà impiegato in particolare per le urgenze di Pronto Soccorso.
All’ospedale di Cantù vengono eseguiti 7mila esami ecografici all’anno. Con la nuova acquisizione tecnologica nel presidio sarà incrementato il numero di servizi offerti sia per i degenti che i non degenti.