Gli allevatori abusivi se la prendono coi lupi

7 settembre 2017 | 19:58
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Gli allevatori abusivi se la prendono coi lupi
Gli allevatori abusivi se la prendono coi lupi
Gli allevatori abusivi se la prendono coi lupi

Da qualche giorno c’è una notizia che crea scalpore nel Comasco: in Val Cavargna un allevatore ha denunciato la scomparsa di 30 capre al pascolo. Accusato il lupo di strage del bestiame.

In effetti la presenza di una coppia tra Canton Ticino (Val Morobbia) e Comasco è stata accertata nel 2015 attraverso “foto-trappola”, documentando poi il loro stabile domicilio in questa aerea . Questa estate perfino il lieto evento: nati 4 cuccioli in Val Morobbia, a due passi dal territorio italiano, ripresi mentre giocano.

lupo val cavargna

Ovviamente è partito il solito tamtam, chi è pro e chi contro il lupo sul territorio Lariano. Allarme lanciato anche da Fortunato Trezzi, presidente Coldiretti Como-Lecco, che dichiara:“La coesistenza degli allevatori in montagna con i lupi è dannosa, le azioni da intraprendere saranno quelle di dialogare con le istituzioni , in primis con Regione Lombardia per cercare di trovare una soluzione alle grave problematica”.

Certo che 30 capre sbranate da 2/3 lupi in un sol colpo è un evento a dir poco eccezionale. Poi circolano voci poco chiare sul ritrovamento dei resti delle vittime. A tal proposito la Polizia Provinciale dichiara: “Nel sopraluogo effettuato dai nostri Agenti venatori il giorno dopo la segnalazione di scomparsa, sono state rinvenute solo 6 carcasse di capre. Oltre ai rilevamenti di prassi su alcune di esse, sono stati effettuati dei prelievi di materiale biologico, al fine di accertare l’effettiva predazione da parte del lupo. Esami ancora in corso. Tale accertamento si è reso ulteriormente opportuno in quanto sono stati segnalati, nella zona interessata nei giorni dell’aggressione, alcuni cani vaganti, la cui presenza risulta che permanga ancora sul territorio in esame” .Problema assai diffuso (in Italia) tanto che la Polizia Provinciale ha chiesto all’amministrazione Comunale collaborazione al fine di individuare eventuali proprietari dei cani.

lupi valli alto lago

A tutela degli allevatori, specie di ovini e caprini, accertata la presenza di lupi nei monti Lombardi, la Regione Lombardia, nell’ambito del progetto Life WolfAlps con ERSAF (Ente Regionale servizi Agricoltura e foreste) si è attivata a fornire gratis recinzioni elettriche ai fattori regolari. Indicando che “La presenza costante dell’allevatore, il contenimento notturno degli animali in recinzioni elettrificate o stalle e l’utilizzo dei cani da protezione sono tra i sistemi di prevenzione degli attacchi che vengono utilizzati su tutte le Alpi dove è presente il lupo” E molti allevatori si sono attivati per proteggere i greggi.

Ma non tutti, specie quelli non regolari che lasciano vagare il loro bestiame senza protezione e custodia, perfino su alpeggi non autorizzati, come accertato in molti casi, trasgredendo alle norme. Perché il pascolo vagante o abusivo è vietato dalla legge 320 del 1954 art 42 43 , da quella Regionale Lombardia n 31 del 2008, dal regolamento regionale n.5 del 20.7.2007 che disciplina all’art 68 le modalità di pascolo, e perseguibile penalmente dall’art. 636 C.P. che cita “Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo”. Poi la legislatura stabilisce anche i periodi in cui sono ammessi i pascoli, spesso trasgrediti. Altra nota dolente riguarda gli incendi, disciplinati dalla legge 353 del 21.11.2000- art. 10 , che vieta per 10 anni pascoli e caccia sui terreni percorsi da fuochi, regole spesso eluse da pascoli illegali e bracconaggio.

Insomma il povero lupo ha vita difficile, oltre a difendersi dall’uomo che spesso trasgredisce le leggi, deve fare i conti pure con le calamità naturali, che a volte proprio naturali non sono. A tal proposito, rimanendo sul territorio Lariano, dove questa magnifica creatura ha preso residenza, in Valle Albano sono divampati tra marzo ed aprile 2017 incendi che hanno distrutto circa 210 ettari di bosco e 400 di pascolo, mettendo a rischio la fauna selvatica, proprio nel periodo della riproduzione. Incendi appicati da piromani, in un caso arrestati sul fatto. “Buona parte degli incendi rimane da attribuire a certi allevatori, ma ritengo comunque importantissimo l’arresto di 2 piromani motivati dal puro vandalismo “conviene Marco Braga, sindaco di Garzeno-“Le istituzioni proposte ai controlli su pascoli etc ci sono , ma purtroppo devono fare i conti con i recenti tagli imposti dal Governo, senza contare che la Forestale è stata smantellata.

Marinella Meroni