Stanotte falò contro i lupi in Val Cavargna e in tutta Europa



In Germania, Francia, Svizzera oggi, venerdì 15 settembre, oltre sessanta falò saranno accesi sugli alpeggi e sulle cime per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, troppo spesso condizionata da informazioni superficiali, sulla gravità del problema della predazioni da parte dei lupi.
In Italia, a differenza di tutti gli altri paesi con popolazioni di lupi, dove si applica un sia pur limitato controllo della specie (previsto dalle pur rigide norme internazionali), vige ancora un’anacronistica protezione assoluta della specie. Un retaggio della situazione di quasi mezzo secolo fa, quando il lupo era in via di estinzione e ridotto a poche aree isolate dell’Appennino ma che oggi assume solo significato ideologico.
La situazione infatti si è ribaltata. Stime cautelative della popolazione dei lupi italiani indicano come essa superi le tremila unità e sia in rapida espansione, anche in aree dove la specie era scomparsa da secoli. Questa estate vi è stata una vera escalation. In Veneto non è più solo la Lessinia ad essere colpita ma anche le aree montane di Asiago e del Bellunese. In Trentino, in Sudtirolo, in Lombardia (comasco e Valbrembana) si sono registrati per la prima volta attacchi con perdite consistenti. Il tutto legato all’insediamento di nuovi branchi.
In Piemonte, nonostante le misure di “prevenzione” – ormai universalmente adottate – e l’abbandono di alcuni pascoli a
rischio, vi è stata una recrudescenza di attacchi.
Anche in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto alcuni gruppi e organizzazioni hanno deciso di unirsi all’iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica organizzando dei falò di solidarietà
Con questa iniziativa simbolica si intende anche scuotere le istituzioni a tutti i livelli. E’ necessario inviare un messaggio chiaro alle regioni e provincie autonome, allo stato centrale e all’Unione Europea perché non possono più ignorare che la politica di mantenimento di una anacronistica super protezione del lupo – risultato delle demagogiche pressioni delle organizzazioni ambiental-animaliste – mette a repentaglio i sistemi più fragili di agricoltura e allevamento di montagna e delle aree interne.
I falò si accenderanno alle 20 del 15 settembre a:
• Les Combes di Introd, Ao, a cura di Arev – Association régionale eleveurs valdôtains
• Alpeggio Pian del Re, Loc. Cros forat, Crissolo, Cn – a cura di Adialpi – Associazione per la difesa degli alpeggi piemontesi
• Monte Pizzone, Cusino, Co – a cura di Comitato lombardo per la difesa dai grandi predatori
• monte Sparavieri, Bosco Chiesanuova, Vr – a cura di Associazione per la tutela della Lessinia
 
… e altrove in Europa come da link https://drive.google.com/open?id=1JK-0T2bz2_y20fBxlVieoEGOPLA&usp=sharing