Inaugurato lo scorso fine settimana Majorana Reloaded è un laboratorio ispirato allo scienziato catanese scomparso misteriosamente quasi 80anni fa mentre era in viaggio verso Napoli su un traghetto partito da Palermo.

L’installazione può essere visitata gratuitamente fino al 2 ottobre nel foyer del Teatro Sociale di Como durante gli orari di apertura della biglietteria. Questa esperienza tecnologica nel nome di Majorana fa parte delle iniziative legate all’opera lirica “Ettore Majorana. Cronache di infinite scomparse” che debutterà a Como il prossimo 28 settembre.
Majorana Reloaded è un progetto ideato e realizzato da ComoNExT in collaborazione con alcune delle imprese insediate nell’Innovation Hub e con il supporto di fornitori esterni. Si tratta di un’occasione importante per ComoNExT che con questo progetto volge la propria attenzione verso il comparto dell’impresa culturale proponendosi di assumere anche in quell’ambito il ruolo che gli è proprio di ‘Innovation Hub’: attrarre innovazione e promuoverne la diffusione sul territorio.
“Majorana Reloaded è il primo passo di ComoNExT nell’ambito dell’impresa culturale” – ha dichiarato il direttore generale Stefano Soliano –. “Pensiamo che anche gli operatori culturali abbiano le stesse esigenze delle altre imprese in termini di innovazione e trasformazione digitale, per questo ci proponiamo come polo di attrazione per quel mondo, adattando i servizi che offriamo alle imprese manifatturiere alle specifiche necessità di teatri, musei, gallerie, fondazioni e associazioni. Vogliamo portare Majorana Reloaded fuori dai confini comaschi per sbarcare nei poli culturali lombardi e nazionali e fornire le soluzioni più innovative per installazioni in grado di unire didattica, informazione e svago con creatività e impego di tecnologie avanzate”.
Il percorso dedicato a Majorana è il tentativo di raccontare l’affascinante figura del fisico siciliano con il supporto di strumenti interattivi e ad alto contenuto innovativo: un percorso breve ma denso di stimoli, in grado di traslare in modo suggestivo i principali contenuti relativi ad una vicenda di inizio ‘900 nella più spinta contemporaneità.
Nel breve video vi accompagnamo dentro Majorana Reloaded, l’installazione si apre con l’area dedicata alla biografia. Ad accogliere il visitatore c’è Ettore Majorana in persona, anziano come nessuno lo ha mai visto nella realtà, interpretato da un attore. Sulla parete le ultime tracce del suo passaggio, foto, biglietti, articoli di giornale vanno a formare la tipica “parete del detective” e aprono diverse ipotesi sulla scomparsa. Continuando il percorso una dashboard connessa a tutte le discussioni che avvengono in rete riporta il sentiment della parola NUCLEARE. Nella stanza successiva ci si può cimentare davanti ad una stazione di realtà virtuale per provare a riprodurre la fissione nucleare bombardando l’atomo. Con visore e guanti il visitatore entra all’interno del laboratorio nucleare. L’ultima stanza, completamente scusa, ospita un braccio robotico che muovendosi rende visibili alcune frasi fortemente ambigue tratte dagli ultimissimi scritti di Majorana, come a far intuire la volontà di “sparire nel nulla”, come effettivamente accadde da lì a poco. Le scritte proiettate con raggi UV rimangono leggibili solo per pochi secondi, trasmettendo al visitatore quel senso di mistero che ancora oggi, dopo 80 anni, avvolge la figura del fisico.
Perchè Etore Majorana? L’attualità del personaggio e della sua ricerca scientifica sono indiscusse: nonostante Majorana sia vissuto ormai un secolo fa, fu un fisico profetico per la sua epoca. Alcuni dei suoi lavori sulle particelle elementari, sulle forze nucleari e sull’antimateria sono tutt’oggi oggetto di studio. La scelta del soggetto pone inoltre l’interessantissima messa a confronto tra due mondi, quello della scienza, in particolar modo della fisica, con quello della musica. Ispirati dalle teorie di Ettore Majorana sulla fisica teorica e meccanica quantistica, si è scelto di raccontare la sua storia con un taglio quasi noir, poliziesco, nel tentativo di scrivere una nuova opera lirica e rompere gli schemi, smentire gli stereotipi che oggi separano il largo pubblico da questo genere artistico, così come dalla fisica teorica che, a causa della sua complessità, risulta ai più tutt’altro che popolare. Il tutto avviene proprio all’interno di uno ‘spazio musicale’ dal momento in cui, anche la musica, segue leggi matematiche e fisiche.