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Morti sospette in corsia a Saronno: gli amanti comaschi per la prima volta in aula

25 settembre 2017 | 10:32
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Morti sospette in corsia a Saronno: gli amanti comaschi per la prima volta in aula
Morti sospette in corsia a Saronno: gli amanti comaschi per la prima volta in aula
Morti sospette in corsia a Saronno: gli amanti comaschi per la prima volta in aula

Al via a Busto l’udienza preliminare per Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga. Il loro clamoroso arresto quasi 10 mesi fa.

E’ il giorno del primo confronto diretto e della prima volta assieme sul banco degli imputati da quando – quasi 10 mesi fa – la coppia diabolica dell’ospedale di Saronno è stata divisa ed arrestata dai carabinieri su indicazione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio: oggi in Tribunale a Busto l’attesa udienza preliminare a carico di Leonardo Cazzaniga (medico del Pronto Soccorso dell’ospedale saronnese) e Laura Taroni (infermiera nello stesso reparto e poi compagna di Cazzaniga). Lui di Rovellasca e lei di Lomazzo.

La vicenda è emersa in tutto il suo orrore alla fine di novembre dell 2016 quando i carabinieri del Nucleo Investigativo della Compagnia di Saronno, coordinati dal sostituto procuratore bustocco Cristina Ria e dal procuratore capo Gianluigi Fontana, hanno arrestato il medico originario di Rovellasca e la compagna infermiera di Lomazzo.

Secondo la ricostruzione dell’accusa i due sarebbero responsabili delle lesioni gravi e del successivo omicidio del marito di Laura Taroni, mentre il solo Cazzaniga per l’omicidio di 4 pazienti ai quali avrebbe praticato il suo “protocollo” attraverso il quale avrebbe provocato la morte tramite la somministrazione di un potente anestetico che li avrebbe portati alla morte. Ai due sono contestati anche tutta una serie di falsi ideologici in merito alle cartelle cliniche, analisi del sangue e altro.

Oggi Cazzaniga e Taroni, che dall’arresto non si sono più visti, per la prima volta faccia a faccia in aula. Da capire anche se i due si accuseranno a vicenda per questa vicenda, che ha suscitato un enorme clamore mediatico, oppure no.