ACSM AGAM “TUTOR” DI UNA TESI SULLA TUTELA LAVORATORI

Prosegue la collaborazione con l’università dell’Insubria
Prosegue la collaborazione con l’università dell’Insubria, due giovani studenti stanno preparando la loro tesi di laurea su una questione di livello nazionale, rispetto a cui manca ancora una giurisprudenza consolidata: il passaggio dei dipendenti fra imprese in esito di gara nel settore della distribuzione gas L’opportunità è scaturita nell’ambito dell’accordo quadro siglato l’anno scorso fra la multiutiliy e l’università degli Studi dell’Insubria proprio al fine di “incentivare il rapporto di collaborazione” con reciproca valorizzazione di risorse, competenze, formazione.
Roberta Varani e Enrico Lanzalone, entrambi 23 anni, stanno completando il corso di laurea in Giurisprudenza e hanno deciso di cimentarsi, sotto la guida del professor Gesuele Bellini, docente di diritto sindacale, nello spunto proposto dal gruppo Acsm Agam circa l’applicazione del decreto ministeriale del 21 aprile 2011 che disciplina il passaggio dei lavoratori fra aziende una volta che le gare per l’assegnazione dei servizi di distribuzione del gas determinino un avvicendamento fra operatori: una misura espressamente concepita per tutelare l’occupazione e un tema attuale, già al centro delle cronache locali e nazionali, in particolare per la necessità di armonizzare il decreto con le disposizioni del jobs act.
“Una traccia sfidante” sottolineano i due studenti. “Quando abbiamo letto la circolare interna con cui si prospettava questa opportunità abbiamo subito deciso di candidarci. La base della tesi comune, poi nell’elaborazione individuale abbiamo sviluppato due aspetti differenti: il versante sindacale e quello più propriamente legato al diritto del lavoro”.
Tre mesi in via Stazzi, per raccogliere tutto il materiale necessario e trarne una case history. “Da Acsm Agam e dal nostro tutor abbiamo ricevuto tutto il supporto possibile, ma certo essendo un argomento nuovo e poco sperimentato non c’è molta documentazione e talvolta ci siamo trovati di fronte sentenze addirittura contraddittorie, anche se bisogna dire che nel frattempo il rinnovato contratto collettivo del settore ha cercato di portare chiarezza nella problematica davvero delicata e complessa”.