Miniartextil 2017 da sabato Como sarà Bordeline. Intervista
MINIARTEXTIL 2017 è ormai alle porte. Dal 7 ottobre al 26 novembre 2017 a Como la 27° edizione della rassegna annuale di fiber art contemporanea. La ex Chiesa di San Francesco e, per la prima volta, il Museo del Cavallo Giocattolo, diventano centro dell’arte tessile contemporanea a livello internazionale attraverso l’esposizione di minitessili e di grandi installazioni.
BORDERLINE il tema che accompagna il visitatore quest’anno è attualissimo: il confine quale elemento che separa e nello stesso tempo unisce; concetto che racchiude in sé alterità e identità. Gli artisti sono, quindi, stati invitati a riflettere sull’utilità dei confini costruiti dall’uomo, sulla loro artificiosità e potenziale deriva.
La mostra, come ogni anno, vede la presenza di 54 minitessili, opere di piccolo formato che sperimentano l’utilizzo del filo e del tessuto accanto a grandi installazioni che portano a Como nuove scoperte dell’arte contemporanea e artisti internazionali ormai conosciuti ed affermati, tra i quali spicca per questa edizione il nome dello scultore ganese El Anatsui, premiato con il Leone d’oro alla carriera alla 56° Biennale di Venezia nel 2015.
Presenza importante per questa edizione quella di El Anatsui che a Como è già stato ospite di Miniartextil nel 2006 quando presentò in_rete con l’opera Baby���s Bedsheet e nel 2008, anno di Matrix Natura, è stato membro della giuria selezionatrice dei 54 minitessili. L’artista, il cui tratto distintivo è la creazione di grandi arazzi attraverso la lavorazione di materiali di scarto e recupero, presenta un lavoro inedito, creato appositamente per BORDERLINE MINIARTEXTIL.
Siete pronti ad oltrepassare il confine?
BORDERLINE MINIARTEXTIL 2017 7 ottobre – 26 novembre 2017 MINIARTEXTIL vi aspetta anche a partire da domenica 8 ottobre alle ore 15 al Museo del Cavallo Giocattolo e sino al 26 novembre, nuova sede espositiva per questa 27° edizione. Qui potrete ammirare una selezione di minitessili della collezione Bortolaso -Totaro e l’installazione Division del giapponese Kiyonori Shimada. |