Vittorio Sgarbi incontra il Sindaco: “Punterei sul razionalismo e gli astrattisti comaschi. E i musei vanno rilanciati”
Una chiacchierata di oltre un’ora per scambiarsi informazioni, ascoltare pareri e vagliare idee e possibilità, niente di ufficiale, per il momento, tra Vittorio Sgarbi e Como. Però, incontrando i giornalisti nell’ufficio del Sindaco Landriscina, il critico d’arte più famoso d’Italia qualche cosa l’ha detta.
Innanzi tutto che i musei civici devono essere rilanciati perchè molto interessanti e non è giusto che siano così disertati, poi una mezza ideuzza su un’esposizione che riguarderebbe un periodo di grande fermeto culturale della Como del ‘900, il razionalismo di Terragni e, soprattutto, gli astrattisti comaschi. Il professore non ha fatto nessun nome, ma Mario Radice, Manlio Rho, Carla Badiali, Aldo Galli furono un gruppo artistico nato nei primi anni trenta del XX secolo e, influenzati dall’architettura di Terargni e Sant’Elia, fondarono una scuola che espresse artisti considerati tra i massimi esponenti dell’arte astratta italiana. Luogo per elezione di una mostra con queste tematiche sarebbe il Palazzo del fascio e sulla possibilità di utilizzarlo Sgarbi ha detto che occorre ragionare con la Guardia di Finaza che lo occupa stabilmente.
Qualche battuta alla Sgarbi Vittorio l’ha concessa anche oggi parlando di Sergio Gaddi, ex assessore delle grandi mostre comasche (“io non ne avrei fatta neanche una, però intanto le ha fatte”), definendolo un suo seguace, e sulla politica italiana in genere.
In conclusione, per il momento non c’è nulla di tangibile tra Vittorio Sgarbi e Mario Landriscina, accompagnato dal consigliere Franco Brenna che è stato il fautore dell’incontro, “Como non ha bisogno di me – dice il professore, che però rilancia a novembre quando – tornerò in città per un sopralluogo tra ville e palazzi”.
“Le idee sono forti” ha commentato il Sindaco Mario Landriscina che, comunque, torna a ribadire che non c’è nulla di ufficiale con Vittorio Sgarbi. L’incontro di oggi rientra in un giro di orizzonte che il Landriscina intende fare sulle possibilità che il territorio offre per un rilancio culturale importante.
Anche il già citato Sergio Gaddi è tra quelli che il Sindaco intende sentire al più presto “Tutto quell oche può portare a meccanismi evolutivi di sinergia va vagliato. Bisogna stare attenti a non fare confusione”