Ospedale di Cantù, Assessore al Welfare: oltre 2 milioni di euro da Regione per potenziare la sua attrattività

17 ottobre 2017 | 18:46
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Ospedale di Cantù, Assessore al Welfare: oltre 2 milioni di euro da Regione per potenziare la sua attrattività

La grande eccellenza sanitaria lombarda e’ dovuta alla qualita’ dei nostri professionisti e delle nostre strutture dislocate in modo capillare sul territorio regionale. L’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantu’ con i suoi Centri per la Sclerosi laterale amiotrofica e per la Procreazione medicalmente assistita ne e’ testimonianza e Regione Lombardia e’ orgogliosa di potenziare, con un investimento di oltre 2 milioni di euro, la sua attrattivita’”.

Lo ha affermato l’assessore regionale al Welfare in visita, questa mattina, con il sottosegretario regionale all’Attuazione del programma e Rapporti istituzionali e nazionali, all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantu’, in provincia di Como, in occasione dell’inaugurazione del Centro Sla in cui si trasferira’ l’attivita’ del servizio ambulatoriale attivo dal 2007.

CENTRO SLA – “Il Centro ambulatoriale per il trattamento multidisciplinare per i pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica istituito dall’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana – ha detto l’assessore – rappresenta una realizzazione di quello che stiamo attuando con la nostra riforma sanitaria, passare cioe’ dalla ‘cura’ al ‘prendersi cura’ dei pazienti piu’ fragili. Che significa nel caso dei malati di Sla, accompagnarli e sostenerli fisicamente e psicologicamente in quel drammatico passaggio alla respirazione e nutrizione artificiale che in questo Centro viene gestito con grande sensibilita’ e professionalita’, tanto da rappresentare un punto di riferimento importante per tutto il territorio Comasco”.

Il servizio ambulatoriale per pazienti affetti da SLA del reparto di Riabilitazione Cardiorespiratoria “P. Giancola” dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù “promosso” a “Centro ambulatoriale per il trattamento multidisciplinare per i pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica”. Lo ha istituito l’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana a seguito dell’analisi della casistica, della tipologia e quantità delle prestazioni di diagnosi e cura offerte a partire dal 2007, anno in cui è iniziata l’attività.

Il Centro per i pazienti affetti da SLA è gestito dall’Unità Operativa di Riabilitazione Cardiorespiratoria “P. Giancola”, diretta da Antonio Paddeu. Dal 2007 a oggi il Centro ha seguito 145 pazienti provenienti in prevalenza dalla provincia di Como e da quelle vicine. Al momento sono 42 i malati seguiti al domicilio mediante monitoraggio saturimetrico con trasmissione dei dati all’ospedale.

“In questi anni – ha sottolineato il primario Paddeu – abbiamo lavorato per  garantire una risposta specifica, opportuna, utile e tempestiva alle richieste dei pazienti affetti da SLA. Ci occupiamo del monitoraggio degli effetti che la malattia crea sull’apparato respiratorio, di garantire una presa in carico globale e multidisciplinare dei malati coordinando le diverse figure specialistiche coinvolte, fornire informazioni su eventuali problemi insorti a domicilio, mettere in relazione i servizi territoriali e redigere un registro dei dati inerenti la patologia. Fondamentale, poi, è la collaborazione con l’area di degenza, che si trova al terzo piano, per una miglior presa in carico in caso di ricovero”. A tutto ciò si aggiunge il follow up respiratorio al domicilio: “E’ importantissimo – ha spiegato Paddeu –, in quanto la morte dei pazienti avviene in oltre l’80% dei casi per patologie respiratorie acute curabili che in questo modo possono essere diagnosticate precocemente”.

Il reparto si avvale del supporto di specialisti di neurologia, fisiatria, genetica rianimazione, gastroenterologo, dietologia nutrizionista, medicina ed endoscopia, neurochirurgia, otorinolaringoiatria, cure palliative, radiologia, psicologia. A ciò si aggiungono le competenze offerte dall’U.O. Laboratorio Analisi, dai fisioterapisti respiratori, dei logopedisti e degli assistenti sociali dell’Asst Lariana.

250 BIMBI NATI GRAZIE A CENTRO PMA – “Apprendo con gioia che negli ultimi tre anni 250 bambini sono nati grazie al vostro Centro di procreazione medicalmente assistita – ha aggiunto il titolare regionale della Sanita’ -. Un Centro, come per quanto riguarda quello per la Sla, che si distingue per l’offerta di un servizio efficiente e completo e che comprende anche la crioconservazione dei gameti maschili e femminili e degli embrioni. Una struttura che nonostante i limiti imposti da leggi nazionali Regione Lombardia ha voluto rafforzare nell’organico dotandolo di un nuovo ginecologo specializzato nelle attivita’ della Pma”.

Il servizio, istituito vent’anni fa, si distingue per il metodo multidisciplinare nel seguire le coppie con difficoltà nella procreazione e per una profonda umanizzazione nel trattare le problematiche relative alla fertilità. Punto di forza del Centro canturino è l’offerta di un servizio di consulenza completo che comprende le visite ginecologiche, andrologiche, il consulto psicologico, accertamenti genetici ed endocrinologici e altre consulenze specialistiche.

La PMA di Cantù di cui è responsabile Marco Claudio Bianchi, è un servizio dove viene svolta attività diagnostica e terapeutica di primo e secondo livello. Tanto per segnalare un dato di attività, nell’ultimo triennio sono stati oltre 250 i bimbi nati grazie al Centro di via Domea, che a breve si avvarrà di un nuovo specialista in organico. L’Asst Lariana ha infatti appena terminato la procedura per l’assunzione di un nuovo ginecologo proprio dedicato alle attività della PMA.

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NUOVO BLOCCO OPERATORIO – La visita dell’assessore al Welfare e’ stata anche l’occasione per un sopralluogo nel cantiere del nuovo blocco operatorio del presidio, in costruzione sopra al Pronto soccorso.
“A causa della carenza di fondi nazionali per l’edilizia sanitaria – ha concluso l’assessore – abbiamo investito oltre 2
milioni di euro di risorse regionali sia per la realizzazione di questo nuovo blocco che per la messa in sicurezza degli altri edifici del presidio, segno dell’attenzione che Regione pone riguardo al mantenimento dell’alta qualita’ offerta dal proprio sistema sanitario”.

La nuova piastra chirurgica ospiterà tre sale operatorie, più una da completarsi in tempi successivi, una sala preparazione e risveglio pazienti, locali tecnici e per il personale, spogliatoio, magazzini e una nuova centrale di sterilizzazione, adiacente al blocco.  Per la sua realizzazione è stato necessario un investimento di 3 milioni di euro dello Stato e 200mila dalla Regione. Inoltre, Regione Lombardia ha recentemente stanziato per il presidio di via Domea 2 milioni 26mila euro per la costruzione di ponti e passerelle di raccordo fra gli edifici “G”, “O” e ”P”, ai fini antincendio, per l’adeguamento antincendio e antisismico degli edifici “G”, “M” “P” e per la realizzazione di una centrale antincendio.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei lavori, le opere strutturali e di consolidamento, fatta eccezione della scala di sicurezza lato nord, sono concluse, così come le facciate ai lati est ed ovest. La facciata sud verrà completata nel mese di ottobre dopo il montaggio del serramento esterno con i relativi frangisole. Internamente le opere divisorie sono state completate per quanto riguarda delle strutture di sostegno. Le placcature e i rivestimenti sono oltre il 50%. Il locale tecnico è completato ed entro il mese di ottobre, a seguito della realizzazione del pavimento in cemento, potrà ospitare i primi componenti impiantistici.

Le opere meccaniche sono partite alla fine del mese di settembre e si concluderanno con la fine dell’anno, quelle elettriche viaggiano parallelamente con un cronoprogramma che prevede circa quattro mesi di lavoro. A cascata seguiranno finiture e completamenti.

Per il presidio di Cantù le novità non finiscono qui. Sono in corso i lavori per adattare alcuni locali adiacenti il Cup a ospitare il Centro Vaccinale di Cantù, attualmente collocato in via Cavour in un edificio di proprietà del Comune.