Como, il tragico incendio. Superstite trasferita a Milano, la Polizia:”Omicidio-suicidio”
Si tratta di una bambina di 5 anni, unica sopravissuta all’inferno di fiamme e fumo in via per San Fermo. Le conclusioni degli uomini della Questura
E’ Haitot Faycal del 1968, di origine marocchina, regolare sul territorio nazionale, il protagonista del dramma di questa mattina in via per San Fermo a Como. La conferma arriva dalla polizia dopo i rilievi di rito: al momento dell’incendio non era presente in casa la madre dei minori, perché da qualche tempo ospitata da in una comunità. Dalla Questura anche la conferma del tremendo-sospetto: l’uomo ha deciso di appiccare l’incendio alla casa per la disperazione di una difficile situazione. Ecco la nota della polizia
Premesso che sono tuttora in corso attività info-investigative volte ad accertare le dinamiche dell’accaduto, dai primi accertamenti, l’ipotesi più accreditata porta a ritenere che possa trattarsi di omicidio-suicidio ad opera del padre.
Le ragioni del gesto sarebbero da ricondursi alla particolare situazione determinatasi dopo l’allontanamento della madre dal nucleo familiare. Quest’ultima, infatti, è stata presa in carico dai Servizi Sociali del Comune di Como a causa delle precarie condizioni psichiche e inserita in una struttura di recupero.
A causa di ciò i minori sono stati affidati, fin dal febbraio scorso, al padre che era supportato nella gestione dei figli dal Comune che ha messo a disposizione sia l’immobile che la fornitura di pacchi alimentari giornalieri visto che l’uomo era disoccupato.
Intanto l’unica sopravissuta – una bimba di 5 anni – è stata trasferita nel pomeriggio dall’ospedale di Cantù al Buzzi di Milano con l’ambulanza. E’ tuttora in prognosi riservata, i medici non si sbilanciano su un suo possibile recupero. Anche lei in condizioni critiche per avere respirato molto fumo nella casa.