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Superare i conflitti con l’innovazione sociale: a Como arriva il punto di COnTatto!

20 ottobre 2017 | 13:24
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Superare i conflitti con l’innovazione sociale: a Como arriva il punto di COnTatto!
Superare i conflitti con l’innovazione sociale: a Como arriva il punto di COnTatto!
Superare i conflitti con l’innovazione sociale: a Como arriva il punto di COnTatto!

Presentata oggi l’iniziativa che vede il Comune capofila. Importante lo stanziamento della Fondazione Cariplo con il presidente Giuseppe Guzzetti.

Presentato oggi, in Comune a Como, il progetto “COnTatto – Trame riparative nella comunità” alla presenza del presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti e della vicesindaco Alessandra Locatelli insieme a Grazia Mannozzi, professore ordinario di diritto penale e di giustizia riparativa Università dell’Insubria, Martino Villani, direttore del Centro Servizi per il Volontariato, Gianpaolo Folcio, direttore dell’Azienda Sociale Comuni Insieme, Cecco Bellosi, coordinatore educativo Associazione Comunità Il Gabbiano onlus a rappresentanza delle dieci realtà che lavorano al progetto insieme all’Università dell’Insubria e di Bergamo. Capofila è il Comune di Como. Il progetto è stato ammesso al finanziamento da Fondazione Cariplo nel marzo del 2017 attraverso il bando “Welfare di comunità e innovazione sociale” con un contributo di 900mila euro e per un valore complessivo di 1.757.671,00 euro. Fino a marzo 2020 si lavorerà alla costruzione di una comunità riparativa nel territorio comasco, condizione che rende possibile agire nella mediazione dei conflitti.

Il sindaco Mario Landriscina ha portato il saluto dell’Amministrazione alla presentazione dell’iniziativa e l’assessore alle Politiche sociali Alessandra Locatelli ha introdotto nel merito, sottolineando il valore di un progetto per la soluzione dei conflitti e valorizzando l’ampiezza della rete di soggetti che ne fanno parte. “Dopo i primi tre anni di sperimentazione – ha detto Giuseppe Guzzetti,  presidente di Fondazione Cariplo – i progetti Welfare di comunità e innovazione sociale sostenuti hanno dato risultati positivi. La sperimentazione permette di aprire un confronto a livello nazionale perché le risorse sul sociale possano essere spese bene e con una modalità diversa che punta in modo strategico sulla comunità. Il progetto COnTatto si è qualificato perché ha caratteristiche di innovazione e di rete tra istituzioni e organizzazioni”. Martino Villani, direttore del Centro Servizi per il Volontariato, ha sottolineato il lavoro significativo a Como sui temi della mediazione e la capacità del progetto di estendere gli strumenti della giustizia riparativa e avviare la sperimentazione di una formazione rivolta agli operatori perché possano a loro volta farsi “antenne” del progetto nella seconda annualità.

Un progetto innovativo

Ripensare la gestione dei conflitti, mettendo al centro la comunità come strumento di incontro e mediazione: è l’obiettivo di COnTatto, progetto che negli ambiti di Como e di Lomazzo-Fino Mornasco si propone di diffondere la cultura della mediazione dei conflitti forte dell’ampia esperienza comasca in ambito di strumenti riparativi.

A chi si rivolge

Ai cittadini che sperimentano situazioni di trasformazioni sociali come gli abitanti di Rebbio o di conflitti a bassa tensione ed estesi come presso la stazione di Lomazzo e l’area di Rovellasca. Saranno coinvolti studenti e insegnanti, per costruire relazioni positive e contenere potenziali conflitti nelle scuole. Saranno accompagnati minori e giovani in carico ai servizi sociali. Ci sarà il coinvolgimento delle istituzioni, del mondo della giustizia, degli operatori sociali. Infine, ma in realtà prime, le vittime: attraverso gli strumenti della riparazione potranno tornare al centro dell’attenzione.

Cos’è COnTatto

Mira a sperimentare nel triennio marzo 2017-marzo 2020 un modello di welfare declinato come comunità riparativa e relazionale, in cui i conflitti in famiglia, nelle scuole, nei quartieri, nelle aziende, anche quelli originati da un reato o che si sono espressi attraverso un reato, possano essere affrontati e gestiti in modo costruttivo, con il sostegno di figure esperte e delle risorse presenti nel territorio.

Una comunità riparativa si costruisce attraverso le pratiche di mediazione dei conflitti e di giustizia riparativa che promuovono spazi di ascolto empatico e di incontro per aiutare la gestione della sofferenza attraverso il dialogo.

La giustizia riparativa supera la logica della contrapposizione delle parti: vincente-perdente o reo-vittima, e quella esclusivamente punitiva nella gestione dei conflitti, anche a rilevanza penale.

Offre le possibilità della mediazione, della riparazione dell’offesa e dell’accoglienza delle sofferenze che ne seguono, spesso vissute in solitudine.

Le pratiche riparative contribuiscono a costruire la fiducia tra le persone e a ricucire il tessuto sociale lacerato dai conflitti interpersonali o tra gruppi.

Dove si svolgono le azioni di progetto

A Como città e nell’ambito territoriale di Como: 23 comuni.

Nell’ambito di Lomazzo-Fino Mornasco: 19 comuni.

Per chi e con chi

  • Con i cittadini che vivono in contesti urbani attraversati da conflitti: quartieri, caseggiati pubblici e privati, stazioni ferroviarie, parchi, luoghi di lavoro.
  • Con studenti e famiglie, insegnanti e dirigenti delle scuole del territorio.
  • Per minorenni e giovani adulti in carico ai servizi sociali.
  • Persone offese: vittime o danneggiati.
  • Operatori istituzionali e del terzo settore.
  • Realtà presenti nelle comunità locali come gruppi e associazioni.

In quali contesti

Nei contesti urbani che vivono relazioni umane intense e trasformazioni significative come il quartiere di Rebbio a Como ed altri, il comune di Rovellasca, la stazione di Lomazzo con la finalità di costruire insieme esperienze partecipate di gestione riparativa dei conflitti anche con il sostegno di figure esperte, per migliorare il senso di sicurezza nel quartiere in cui viviamo, nei luoghi che abitiamo, nella scuola.

In alcune scuole secondarie di primo e secondo grado di Como e del distretto di Lomazzo-Fino Mornasco, per rafforzare le capacità di ascolto e di gestione delle emozioni, promuovere la mediazione dei conflitti e per far acquisire un linguaggio capace di spegnere la violenza, rafforzare la fiducia e (ri)creare un ambiente favorevole alle relazioni e all’apprendimento, infine per promuovere nei giovani una nuova cultura della cooperazione e della responsabilità sociale.

Nei servizi dell’amministrazione della giustizia, in quelli sociali, nel mondo del volontariato e dell’associazionismo che si occupano dei percorsi di recupero degli autori di reato, con particolare riguardo ai minorenni e ai giovani adulti per diffondere la cultura della giustizia riparativa, delle sue metodologie e della sua utilità concreta, per favorire una visione pienamente umana della giustizia e della pena.

Nel mondo delle vittime nei contesti in cui si incontrano le persone danneggiate dai conflitti o le vittime di reati, per promuovere ascolto, attenzione e riparazione nei confronti delle vittime e/o della comunità e favorire il senso di sicurezza individuale e collettivo. Le azioni prevedono la costruzione di spazi di ascolto empatico, per prendere parte a dialoghi generativi tra le diverse parti in conflitto e accogliere i loro vissuti. Momenti specifici saranno creati per dare ascolto alle vittime, sostenerle, accogliere la loro sofferenza e il loro bisogno di riparazione attivando servizi sperimentali di empowerment per le vittime.

Chi partecipa al progetto

COnTatto è un progetto Welfare di Comunità che Fondazione Cariplo ha scelto di finanziare per i prossimi tre anni ed è partecipato da dieci organizzazioni, due università e dal Comune di Como.

Il gruppo “COnTatto” è composto da Comune di Como, ente capofila attraverso l’assessorato alle Politiche Sociali, l’Azienda Sociale Comuni Insieme (ASCI), il Centro Servizi Volontariato di Como, So.Le.Vol di Lecco, l’Università degli Studi dell’Insubria, l’Università degli Studi di Bergamo, l’associazione Comunità Il Gabbiano onlus, la cooperativa Lotta all’Emarginazione, l’associazione per la Ricerca Sociale (ARS), l’associazione ForMattArt, il consultorio Icarus, la cooperativa Questa Generazione, il consorzio di cooperative Concerto.