Fusioni tra comuni: il si solo in Valle d’Intelvi, bocciate “Grande Cernobbio e Valle del Lanza
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Tre comuni che si uniscono solo in un caso. In tutti gli altri i cittadini si dicono contrari. La forte contrarietà nel centro più popoloso: 64% di no.
Qui i risultati sono ufficiali e certi. In provincia di Como su tre possibili fusioni tra Comuni, solo una è stata sancita dal voto di ieri, sempre con il tablet anche in questo caso in abbinata alla consultazione sull’autonomia regionale della Lombardia. Con ordine.
Il No ha prevalso in basso lario e nella Valle del Lanza. E così l’idea di una “Grande Cernobbio” è naufragata: qui il fronte del “No” ha stravinto anche nel comune più popoloso con il 64,88 per cento dei voti. Pollice verso anche a Carate Urio. Niente da fare, dunque, tutto resta come è adesso. Stessa cosa ad Albiolo dove il No dei cittadini ha fatto saltare l’unificazione con Rodero e Valmorea. L’unico sì alle fusioni arriva da San Fedele, Castiglione e Casasco: da oggi parte formalmente l’iter per dare vita al nuovo comune di “Centro Valle Intelvi”.
Nei mesi scorsi era stato approvata la fusione fra altri tre comuni della zona della Valle: nata “ALta Valle d’Intelvi” dopo il si di Pellio Intelvi, Lanzo e Ramponio Verna.