La strage di Como entra in consiglio comunale: ancora nessuna decisione sui funerali
Ieri sera la dirigente dei servizi sociali ha parlato in aula:”Li seguivano e avevamo garantito mensa gratuita per la più piccola”. La mamma fa il riconoscimento delle salme.
La strage di venerdì scorso a Como – via per San Fermo – entra in consiglio comunale. Ieri sera, dopo il minuto di silenzio in memoria delle cinque vittime di questa tragedia, è stata sentita in aula la dirigente dei servizi sociali Franca Gualdoni (prima anche le parole dell’assessore e vice-sindaco Alessandra Locatelli). Lei stessa ha spiegato cosa il Comune aveva fatto e cosa era pronto a fare per la famiglia del 49enne marocchino che poi ha deciso il folle gesto di incendiare la casa con all’interno lui ed i suoi quattro figli:”Mensa gratuita per la più piccola ed una persona che andasse a prendere i figli al termine delle lezioni per riportarli a casa”. La stessa Gualdoni ha confermato che le visite con la famiglia ci sono state e pure con i ragazzi. Oggi, la conferma dalla stessa dirigente, era in programma un incontro a Como tra lei, il padre Feycal e la coordinatrice dei servizi sociali.
Intanto la mamma dei piccoli – e moglie dell’uomo – resta tuttora ricoverata in ospedale per una forte depressione che l’ha colpita. Nei giorni scorsi ha effettuato il riconoscimento delle salme dei bambini (atto dovuto), ora si attendono da lei le indicazioni per il funerale: la famiglia non è di fede islamica anche se originaria del Marocco. Da tempo, da quanto si è appreso, si erano avvicinati alla chiesa evangelica. Il Comune ha confermato che si farà carico di tutte le spese per questa cerimonia. Palazzo Cernezzi ha già fatto sapere che, nel giorno dell’addio, saranno esposte bandiere a mezz’asta in segno di lutto.