8208 Lighting Design Festival: “Accendiamo Como con l’arte”. Intervista al direttore artistico Matteo Montini

29 ottobre 2017 | 17:54
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Sabato 4 novembre alla Pinacoteca Civica c’è l’interruttore che accenderà la II° edizione dell’8208 Lighting Design Festival, l’evento dedicato all’arte contemporanea che coinvolge artisti, designer, università e professionisti internazionali con installazioni luminose in diversi luoghi della città, eventi speciali, workshop e panel che affrontano il tema della luce e della light art. Alle 18.30 di sabato il festival prenderà il via con la presentazione pubblica presso la Pinacoteca di Palazzo Volpi, cui seguirà l’accensione delle opere e una performance artistica.

Il tema della seconda edizione del festival è il Boundary – il confine – parola inglese scelta per le sfumature che assume in confronto ai diversi significati univoci della rispettiva traduzione italiana.

8208 Lighting Design Festival è promosso da Fondazione Alessandro Volta (che si occupa di promozione dell’Università, della ricerca scientifica e dell’alta formazione), insieme al Comune di Como. Saranno 6 le opere di luce che si accenderanno dal 4 al 24 novembre, cinque in luoghi emblematici di Como e una a Villa Bernascono di Cernobbio grazie alla collaborazione del Comune di Cernobbio nella realizzazione dell’evento.

Il festival in questa II° edizione compie un importante passo avanti stringendo partnership con altri eventi simili nell’ intenzione di creare una rete da nord a sud dell’Italia per un autentico circuito luminoso di grande fascino e richiamo tra gli eventi d’arte in Europa. Così ecco le collaborazioni con Alberobello Light Festival, evento internazionale che trasforma i trulli pugliesi in opere d’arte luminose, e con F-Light, il festival della luce che illumina i luoghi più belli e suggestivi di Firenze.

Il product manager dell’8208 Lighting Design Festival racconta a Ciacomo.it la filosofia del festival, i traguardi che intende raggiungere e il programma ricco di appuntamenti tra conferenze, mostre, laboratori e momenti ludici.

8208 lighting design festival 2017

ECCO DOVE SARANNO LE INSTALLAZIONI DAL 4/24 NOVEMBRE

  1. ARTISTA: MASSIMO UBERTI

TITOLO OPERA: CASALUCE

LOCATION: VIA PRETORIO

CONCEPT: L’installazione è come una linea sottile che delinea un volume appena accennato. La luce non ha soltanto il compito di rivelare l’opera ma anche quello di renderla materiale all’apparizione, di tenerla insieme nella coerenza concettuale, di offrirla al visitatore come un passaggio fuori dal vuoto. E non si tratta di artificio ma piuttosto di una disposizione naturale a camminare sul limite, a sperimentare la vertigine come emozione reale. In Casaluce lo spazio s’intreccia a un gusto verso il disegno oltre a una proiezione utopica nei confronti della società. L’arte come aspirazione a un nuovo mondo, come sconfitta delle tenebre culturali e mentali, resta il faro che indica una rotta. Il suo è uno stare in silenzio sul varco, esserne il custode attento in attesa che il visitatore lo oltrepassi perdendo così la sua condizione d’inesperienza. È in questo gioco di offerta e aspettativa che acquista senso l’intima aggettivazione che Uberti avverte verso lo spazio, per offrire, con sorprendente raffinatezza ed eleganza, luoghi per abitanti poetici.

  1. ARTISTA: DANIELA DI MARO

TITOLO OPERA: INNER VOICE

LOCATION: PORTA TORRE

CONCEPT: L’installazione intende generare un rapporto tra l’interno e l’esterno della città, utilizzando Porta Torre come “varco” spazio-temporale e superando il confine tra il dentro e il fuori del centro città. Sono i passanti a stabilire un rapporto di causa-effetto, animando la torre di suoni e colori. A qualche metro di distanza da Porta Torre, sono posti dei microfoni collegati a delle luci colorate direzionali, poste ai quattro angoli interni. I passanti, invogliati dalla presenza dei microfoni, possono avvicinarsi e parlarvi dentro, lasciando messaggi che in base all’intensità e alla frequenza delle voci, provocano accensioni e variazioni di luce colorata. L’installazione prevede anche l’illuminazione del perimetro esterno. Infatti, in prossimità delle due arcate d’ingresso, sono stati posizionati dei microfoni ad ampio raggio. I rumori circostanti provocheranno l’accensione di alcuni fari a luce bianca, posti all’esterno di Porta Torre.

  1. ARTISTA: VENIVIDIMULTIPLEX

TITOLO OPERA: WAVES

LOCATION: GIARDINI DEL TEMPIO VOLTIANO (Viale Guglielmo Marconi)

CONCEPT: Perché estende i confini del lago di Como in città. Perché non ha dei confini impostati dal momento che le righe galleggiano a destra e sinistra. Perché i visitatori possono effettivamente entrare nel lavoro e con la loro presenza negano i confini e camminano nell’acqua surreale di WAVES. Poiché i WAVES si riferiscono anche alla tensione elettrica che Alessandro Volta per primo ha conservato in una batteria, in uno spazio confinato e con ciò, oltrepassare limiti dell’utilizzo elettrico.

  1. ARTISTA: KASJO STUDIO

TITOLO OPERA: HORIZONTAL INTERFERENCE

LOCATION: GIARDINI DEL TEMPIO VOLTIANO (Lungo Lario Trento)

CONCEPT: L’opera è costituita da una struttura molto semplice di corda colorata che collega diversi alberi. La straordinaria architettura dei cavi, che in sé è già bella alla luce del giorno, diventa una spettacolare meraviglia alla sera. Attraverso un’illuminazione semplice ma ingegnosa, tutti gli elementi naturali e addizionali si fondono insieme creando un’immagine potente e poetica. Il lavoro pone domande sul confine tra la virtualità e la realtà, sottolineando il fatto che il carattere di entrambi gli oggetti è effimero e molto relativo allo stesso tempo.

  1. ARTISTA: MARCO BAROTTI

TITOLO OPERA: IMAGINARY DIVISION

LOCATION: MOLO DI SANT’AGOSTINO

CONCEPT: I confini, sia fisici che immaginari, sono ormai motivo di molti conflitti. In IMAGINARY DIVISION, la luce, l’audio e l’acqua comportano separazioni temporanee imprevedibili, unificandosi in un’impressionante installazione in cui ogni elemento dipende dall’altro.

  1. ARTISTA: VIKAS PATIL

TITOLO OPERA: COCOON

LOCATION: VILLA BERNASCONI, CERNOBBIO

In collaborazione con Comune di Cernobbio

CONCEPT: Il concept dell’opera deriva dalla natura dove alcuni insetti si ritirano in un bozzolo per proteggersi dall’ambiente duro o scorretto e trascorrono parte della loro vita. È anche un transito prima di oltrepassare il confine esterno e uscire dal bozzolo con una bellissima forma colorata che vola alta nel cielo. Quando si parla di bozzolo, consideriamo la nostra stessa vita e la lotta quotidiana con l’ambiente duro intorno a noi. Per questo sentiamo il bisogno di costruire un bozzolo fatto di pensieri positivi e amicizie per uscire da situazioni difficili con colori brillanti.

Il bozzolo di dimensioni umane, realizzato in filo di El, ha un’apertura inferiore in cui le persone possono entrarvi dentro. L’intera esperienza che vede la fibra di luce colorata tessuta per formare un bozzolo deve dare ai visitatori un’esperienza meditativa. I visitatori possono stare in piedi o sedersi sotto il bozzolo e intromettersi nella vita come se fossero appena usciti da un bozzolo. E fare parte della natura con un bozzolo leggero colorato.

INSTALLAZIONE ALL’OSTELLO BELLO

TWISTING CONNECTIONS

L’Installazione “Twisting conncection” è il risultato del workshop “Light art residency” che si è tenuto dal 9 al 15 ottobre a Villa Sucota, un progetto di 8208 Lighting Design Festival con Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED Como e Ostello Bello, in partnership con IED Barcelona.

L’installazione sarà sistemata in modo permanente all’Ostello Bello di Como a partire dal 4 novembre.

La sede dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED Como di Villa Sucota si è trasformata in un’autentica e accogliente casa-laboratorio nella quale si crea e si produce l’arte e il design. Uno spazio condiviso nel quale si è realizza un’installazione di light art, un luogo di confronto in cui è stato possibile stare a stretto contatto con altri giovani studenti e artisti, provenienti da tutta Italia e dall’estero. La residenza artistica, guidata da Alessandro Lupi, ha visto coinvolti tre studenti di Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED Como e tre provenienti da IED Barcelona. Gli studenti sono stati ospiti di Ostello Bello Lake Como e hanno avuto la possibilità di elaborare un’installazione di light art che è nata da una riflessione sul tema Boundary della seconda edizione di 8208 Lighting Design Festival e che rappresenta la filosofia del viaggio e i valori dello scambio comuni con quelli di Ostello Bello.

“Twisting connection” è il risultato di questo processo creativo e non si ferma con il completamento dell’opera, ma è in costante connessione con lo spazio e i visitatori. Non intende solamente essere un elemento di contemplazione o uno spunto di riflessione, ma lascia spazio a una libera e personale interpretazione, che varia a seconda della persona, del momento della giornata e della stagione dell’anno. Elemento di fondamentale importanza nell’opera è la natura e le connessioni che crea crescendo sull’installazione, mutandola in continuazione.

Il tema Boundary del Festival e la realtà varia e stimolante di Ostello Bello sono stati presi come spunto per creare delle connessioni che rompono il concetto di barriere spaziali e umane. Lo sviluppo di connessioni spaziali e interpersonali è uno dei temi centrali del progetto che fin da subito è emerso con forza dagli esercizi di brainstorming durante il workshop.

Grazie ad una leggera torsione delle corde si crea un gioco prospettico che genera connessioni visive. Queste si traducono in un pattern di pieni e vuoti creati da un attento utilizzo di corde bianche ancorate su due pareti per mezzo di cornici ellittiche studiate in base allo spazio.

MOSTRA

BLACK LIGHT ART: la luce che colora il buio

5 NOV 2017 / 7 GEN 2018

PINACOTECA CIVICA

Progetto inserito all’interno di 8208 Lighting Design Festival, a cura di Gisella Gellini e Fabio Agrifoglio, in collaborazione con la Fondazione Mario Agrifoglio e LIGHTQUAKE 2017 – Rocca Albornoziana di Spoleto

La mostra tratta la luce nera come medium espressivo in grado di coinvolgere lo spettatore in una innovativa esperienza sensoriale, dove la realtà si presenta sotto molteplici forme in continua evoluzione. Un ciclo dinamico di luce bianca, luce nera e buio trasformerà gli ambienti, permettendo alle opere esposte di vestirsi di colori, forme e spazialità sorprendenti.

Curatori della mostra sono Gisella Gellini, docente del corso di Light Art e Design della Luce presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano e Fabio Agrifoglio, presidente della Fondazione Mario Agrifoglio. L’allestimento è stato affidato al giovane exhibitition designer Gaetano Corica, il quale si è occupato anche del progetto fotografico e video della mostra.

Diversi gli artisti presenti in mostra, da Mario Agrifoglio a LeoNilde Carabba, Nino Alfieri, Claudio “Sek” De Luca, Nicola Evangelisti, Maria Cristiana Fioretti e Olga Serezhina. Il percorso espositivo è accompagnato da musiche composte dal Maestro Irlando Danieli ispirate al tema della mostra, gentilmente concesse dalla Prof.ssa Maria Proja de Santi.

EVENTO

A LIGHT BEYOND THE BOUNDARY

11 NOV 2017 – 21.30

TEATRO SOCIALE DI COMO

Evento nell’ambito del progetto LINKS, promosso da Teatro Sociale di Como e MARKER

A Light Beyond the Boundary è una serata speciale che si sviluppa al confine delle arti e delle tecnologie, con suoni di ispirazione sciamanica e una performance live di light art e musica elettronica.

La serata verrà introdotta da un live di Massimo Colombo. A seguire Erratic, installazione di luci verticali progettata da Supermafia e suonata dal vivo dall’artista multimediale Feldermelder della OUS Records. A conclusione del programma, un dj set di Aqua attraverso le evoluzioni della musica africana.

Lo spettacolo è concepito per offrire una rottura della quinta parete, permettendo al pubblico di assistere alle performance dal palcoscenico. A Light Beyond the Boundary nasce per creare un nuovo rapporto del pubblico con gli spazi del teatro, le arti performative e la musica e ha l’ambizione di essere il primo seme di un duraturo progetto dedicato ai giovani e alla integrazione delle arti contemporanee.

Feldermelder

Feldermelder è Manuel Oberholzer. Le influenze di Feldermelder vanno dalle strutture decomposte dei pionieri dell’elettronica, alla classica, al jazz alla musica analogica dalla passata, presente e futura “arte perduta del saper tenere un segreto”.

Il live ERRATIC è una reazione fulminea, una dimostrazione di semplicità resa un complesso e multidimensionale pattern di incertezza, un approccio collaborativo per rendere visibile ciò che è nascosto.

TALK

PHYSICAL TO DIGITAL

18 NOV 2017 – 14.00 / 18.00

ACCADEMIA DI BELLE ARTI ALDO GALLI – IED COMO

Quattro panel sul rapporto tra arte e tecnologia, con l’ambizione di coinvolgere e far incontrare l’eccellenza creativa italiana e internazionale. Cultura, innovazione e entertainment sono i pilastri intorno ai quali ospiti professionisti provenienti da tutto il mondo presentano scenari di riferimento, esempi di innovazione e nuove tendenze.

  1. MAKE AN ARDUINO TALK TO YOU

con Emanuele Lomello

modera Philip di Salvo (Wired)

Arduino è una piattaforma open source che permette la prototipazione rapida e l’apprendimento veloce dei principi fondamentali dell’elettronica e della programmazione. Ideato dal team di Massimo Banzi all’Interaction Design Institute di Ivrea, Arduino è uno dei primi progetti di Open Hardware che sia mai stato realizzato: tutte le informazioni necessarie per costruirlo o modificarlo sono liberamente disponibili in Rete partendo dal sito arduino.cc

  1. 2. NEW MEDIA ART AND MULTIMEDIA INSTALLATIONS

Part 1: con Ultravioletto

Part 2: con Karmachina

Le mostre d’arte da sempre sono una palestra ideale per innovazione e sperimentazione. L’accezione mostra multimediale è declinabile in due modi differenti. Da una parte l’utilizzo della tecnologia per aumentare l’esperienza fruitiva dello spettatore, dall’altra mostre dedicate ad artisti che operano con la tecnologia. Nel primo caso possono avvicinare all’arte attraverso uno storytelling e una modalità immersiva un pubblico normalmente estraneo, nel secondo ogni opera d’arte rappresenta una narrazione che si avvale di nuove tecnologie e ambienti multimediali in piena coerenza con l’identità artistica generale.

Riconoscere queste problematiche concettuali e curatoriali, vuol dire comprendere all’interno di un ambiente culturale il rapporto tra arte e tecnologia e come questa non debba essere fine a sé stessa, ma in funzione dei contenuti di cui è strumento.

  1. DIGICULT: DIGITAL ART, DESIGN AND CULTURE

con Marco Mancuso (Digicult)

Digicult è dal 2005 una delle principali piattaforme che esamina l’impatto delle tecnologie digitali e delle scienze sull’arte, il design e la cultura contemporanea. Digicult è un progetto editoriale indipendente, si occupa di curare mostre, workshop, pubblicazioni, incontri, sviluppa attività di formazione e offre servizi per il digital publishing e strategie per la comunicazione dell’arte e della cultura. Digicult è partner di alcune tra le più importanti istituzioni e festival internazionali ed è parte del Leonardo Affiliate Program

  1. LA LIGHT ART COME MEZZO ESPRESSIVO PROGETTUALE

con prof. Gisella Gellini (Politecnico di Milano)

L’obiettivo della ricerca della prof. Gellini sulla Light Art è di arrivare a una sorta di osmosi fra il mondo dell’arte e quello del progetto, con l’intento di creare una cultura della luce che, affrontando il tema con un approccio progettuale, consideri il linguaggio della luce come un tutto unico, anche se con due profili diversi: da un lato l’illuminotecnica, che affronta la luce sotto l’aspetto quantitativo e qualitativo e con metodologie tecnico/scientifiche; dall’altro l’arte della luce che, in maniera meno sistematica e senza una metodologia rigida e predefinita, si prefigge di conseguire un impatto estetico–emozionale.

EVENTO / PERFORMANCE

LIMEN

18 / 23 NOV 2017 – TUTTI I GIORNI DALLE 18.00 ALLE 21.00

INAUGURAZIONE 18 NOV – 21.00

SERRE DI VILLA DEL GRUMELLO

Evento nell’ambito del progetto Sillumina, promosso da SIAE e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Dopo essere stata una delle installazioni più apprezzate della prima edizione di 8208 Lighting Design Festival, torna Limen! Sette luci da un raggio luminoso molto definito e puntuale illuminano alcuni specchi collocati a pavimento, creando un gioco di riflessi in varie direzioni. Grazie a degli speciali sensori collocati a pavimento, il visitatore, oltrepassando la soglia di luce, diventa protagonista dell’installazione, interagendo con il movimento dei fasci di luce.
A ogni luce corrispondono dei feedback sonori, che producono una colonna sonora sempre differente a ogni interazione. Si crea così un dialogo dinamico tra spettatore e installazione.

PROGRAMMA INAUGURAZIONE

21:15 / 21:30 Performance

21:30 / 22:00 Apertura Limen al pubblico

22:00 / 01:00 Dj set

8208 Lighting Design Festival è promosso da:

Fondazione Alessandro Volta

Comune di Como

con il contributo di:

Regione Lombardia

con il patrocinio di:

Comune di Cernobbio, Associazione Villa del Grumello, Alberobello Light Festival, F-Light

in collaborazione con:

Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” – IED Como, Ostello Bello, Teatro Sociale di Como, Marker, AllParty Service, Laboratorio Creativo Geppetto

Media partner:

La Provincia, CiaoComo.it

Ingresso libero. Informazioni: www.8208.it – info@8208.it