Lugano: omaggio a Olivier Messiaen

Da oggi al 12 novembre, Lugano si dedica completamente a omaggiare la figura mastodontica di Olivier Messiaen, scomparso esattamente 25 anni fa. Il compositore e pianista francese affascinato dal canto degli uccelli, famoso per l’ardore che suscitava tanto con la melodia quanto con i temi, seppe dare una voce nuova a contenuti tradizionali, politici e religiosi.
Un programma quello ticinese di 3 giorni, portato a compimento grazie a Lugano Musica, Rete 2 e alla stagione 900presente del Conservatorio della Svizzera Italiana. Non soltanto concerti, ma anche incontri di approfondimento, tenuti da esperti della prolifica e complessa poetica dell’autore. Un programma tutto attraente per i melomani, ma con alcuni momenti davvero imperdibili, iniziando dalla messa in scena de Les Fauvettes de l’Hérault, opera incompiuta di Messiaen e qui eseguita grazie al lavoro di studio di Roger Muraro, autentico esperto del repertorio dell’autore ma anche suo amico ed allievo, che dopo aver completato il lavoro, ha eseguito l’opera per la prima volta a Tokyo qualche mese fa e ora la propone durante il festival, in anteprima europea! Pezzo fondamentale, benché incompiuto, nella carriera del compositore francese, perché lo accompagnò durante tutta la vita: scritta per la prima volta da giovane come pezzo per solo pianoforte, è diventata un concerto per questo stesso strumento accompagnato da orchestra, ma Messiaen seguitava a non considerarla “fatta”. Muraro la ripropone qui, all’interno di un récital che affianca il protagonista a, fra gli altri, Schumann e Debussy.

E l’elogio luganese alla figura dell’autore non si ferma qui, ne vuole ridursi a questi tre giorni, ma al contrario rilanciare l’interesse per il compositore scomparso. Infatti sarà proprio dedicato a lui il concerto di apertura della XIX stagione di 900presente del Conservatorio della Svizzera Italiana. L’orchestra diretta da Arturo Tamayo e il coro di voci bianche del Conservatorio stesso, diretto dal maestro Brunella Clerici, eseguiranno un brano scritto da Messiaen nel 1943. Trois petites liturgies de la présence divine, un pezzo esaltante, che punta all’innalzarsi dello spirito grazie al coro in continuo crescendo, ma anche al sostegno dell’orchestra che suona con ritmi brillanti e allegri continui.
Ecco il programma completo del festival:
Venerdì 10 novembre
18.30, LAC – Sala refettorio, Incontro con Roger Muraro
Sabato 11 novembre
14.00, Auditorio Stelio Molo RSI Lugano Besso, Conferenze e tavola rotonda
17.00 Récital di Roger Muraro; musiche di Messiaen, Schumann, Debussy, Wagner-Liszt
Domenica 12 novembre
11.00, Hall del LAC, Hall in Musica; musiche di Messiaen, Debussy, Rachmaninov, Schumann
17.30, Auditorio Stelio Molo RSI Lugano Besso, 900presente – Maîtres, Concerto dell’Ensemble 900 e il Coro di voci bianche Clairière del Conservatorio della Svizzera italiana; musiche di Messiaen, Huber e Stockhausen