Al cinema “Never Ending Man – Hayao Miyazaki” per chi si è emozionato con i capolavori del regista giapponese

13 novembre 2017 | 08:58
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Al cinema “Never Ending Man – Hayao Miyazaki” per chi si è emozionato con i capolavori del regista giapponese
Al cinema “Never Ending Man – Hayao Miyazaki” per chi si è emozionato con i capolavori del regista giapponese
Al cinema “Never Ending Man – Hayao Miyazaki” per chi si è emozionato con i capolavori del regista giapponese

Arriva nei cinema il film-evento sul ritorno del più grande maestro dell’animazione moderna. Solo martedì 14 novembre all’UCI Cinemas di Montano Lucino (ore 18 e 21), si può vedere Never ending man-Hayao Miyazaki.

Nato a Tokyo nel 1941, Hayao Miyazaki è un regista, sceneggiatore e animatore di fama internazionale grazie ai suoi lavori nello Studio Ghibli, studio cinematografico d’animazione da lui fondato nel 1985 insieme al collega e mentore Isao Takahata ed oggi ritenuto uno dei più importanti del settore. Con una carriera durata cinquant’anni, Miyazaki è col tempo divenuto l’esponente dell’animazione giapponese più conosciuto all’estero e ha vinto anche l’Orso d’Oro, il Premio Oscar e diversi altri riconoscimenti.

bever ending man

Un appuntamento al cinema per scoprire i segreti, le emozioni e il dietro le quinte dei capolavori del maestro dell’animazione giapponese. Nausicaä della Valle del ventoIl Mio Vicino TototoroLa Città IncantataIl castello errante di Howl, solo per citarne alcuni, sono alcuni dei capolavori diretti da Miyazaki che, nel settembre del 2013, annunciò improvvisamente il suo ritiro dal mondo del cinema. Nonostante questa decisione, Miyazaki non poté trattenere il suo inarrestabile desiderio per la creazione e decise quindi di esplorare nuove forme espressive e nuove tecnologie.

È stato così che un regista della TV giapponese NHK che lo aveva seguito per oltre dieci anni, ha potuto documentare passo dopo passo il riavvicinamento del maestro al mondo dell’animazione, stavolta col supporto di giovani animatori di CGI. Ma non è stato tutto rose e fiori come si potrebbe immaginare; Miyazaki è infatti da sempre amante del disegno a mano libera e ha incontrato diversi ostacoli nel doversi confrontare con mezzi a lui estranei come la computer graphic e l’animazione in CGI per realizzare il corto per il Museo Ghibli intitolato Kemushi no Boro.

In un percorso emozionante e dall’atmosfera casalinga il documentario propone uno spaccato della personalità di Hayao Miyazaki che difficilmente emerge dalle interviste del passato, ritroviamo un uomo fragile nel non riuscire a separare la propria vita dal lavoro. Sta invecchiando, lo avverte. Si tiene costantemente in forma anche con vari esercizi di aerobica durante il lavoro, ma deve confrontarsi con l’incombente avanzare degli anni e il dover presenziare ai funerali di vecchi amici, talvolta più giovani di lui. Si chiede cosa ne sarà della sua eredità, se sarà in grado di fare ancora qualcosa di importante. Il suo più profondo desiderio – egoistico ma comprensibile dal momento che si tratta di un genio eclettico – sarebbe avere un clone di sé stesso con cui poter lavorare in totale sintonia e tranquillità.

Never Ending Man – Hayao Miyazaki è un film che chiunque si sia emozionato anche solo per lo stile dei capolavori del regista giapponese dovrebbe vedere.