Como Acqua, 5stelle all’attacco:”Come una mucca da mungere per i partiti….”



Fabio Aleotti e la proposta di una azienda speciale in ambito provinciale:”Cittadini assoluti protagonisti di questo bene comune”.
“Le recenti difficoltà nell’unione delle 12 società che, attualmente, gestiscono il servizio idrico integrato in provincia di Como, hanno portato l’assemblea dei soci di Como Acqua a bocciare la proposta di fusione. La situazione è davvero molto preoccupante perché i Comaschi si trovano drammaticamente soli di fronte alle grandi holding dell’acqua”. A dirlo il consigliere comunale dei 5stelle Fabio Aleotti.
“Como Acqua, costituita nel 2014 per divenire la società pubblica che gestisce unitariamente il servizio idrico, fino ad oggi è stata vittima della lotta intestina che dilania PD, Forza Italia e Lega e di quanti tentano di bloccare il processo per favorire gli interessi delle società quotate in Borsa. L’acqua è ormai diventata la mucca da mungere, senza reali possibilità di controllo da parte dei consiglieri comunali e tanto meno dei cittadini, nonostante la natura pubblica di molte di queste società. Difatti hanno regole tali per cui nessuno controlla e il cittadino non può in alcun modo partecipare alla definizione degli indirizzi gestionali”.
“La nostra proposta – conclude Aleotti – è quindi di costituire un’Azienda Speciale di ambito provinciale per la gestione del sistema idrico, che abbia la piena proprietà delle reti e i cui soci siano solo i Comuni. Diversamente, la frammentazione nella gestione del servizio, con tutte le diseconomie del caso e la mancata programmazione di investimenti e interventi di preservazione, non è più accettabile. Nell’Azienda Speciale, da noi auspicata, è l’assemblea dei soci – composta dai consiglieri comunali dei comuni membri – che nomina gli organi aziendali, senza fusioni, conguagli in denaro, scambi di quote, scatole cinesi, holding e altre diavolerie, che preferiamo lasciare a chi vuole giocare a fare il piccolo finanziere ma non con i beni dei cittadini.
I cittadini e non i partiti devono essere i protagonisti assoluti della gestione di questo prezioso bene comune!”