Più sicurezza a Como, le critiche del Pd:”Una mozione solo di facciata, nessuna soluzione”




Fanetti, Lissi e Guarisco attaccano la maggioranza dopo l’approvazione in consiglio comunale della proposta di De Santis ed altri tre:”Noi volevamo un impegno diretto del sindaco….”
“Una mozione senza vera sostanza che chiede al Ministero di prendere le misure più opportune, ma in sostanza sta ad aspettare. È quella che, secondo i consiglieri comunali del Pd, è stata votata nell’ultima seduta d’Aula, depositata dalla maggioranza, seppure da un componente ora fuoriuscito: l’hanno presentata come risolutiva, ma alla fine demanda a Roma le decisioni e rimanda ancora le soluzioni“, lamentano Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd a Como
Invece, i tre consiglieri Pd avevano presentato diversi emendamenti alla mozione molto più stringenti: “In uno chiedevamo di aggiungere che il consiglio comunale impegna il sindaco ad attivarsi per il rapido dispiego a Como delle misure per la sicurezza urbana previste dal decreto Minniti e pertanto a prendere contatto con il Prefetto per l’avvio del Patto per l’attuazione della sicurezza urbana, che prevede gli strumenti di collaborazione interistituzionale per il contrasto della criminalità diffusa e predatoria attraverso servizi e interventi di prossimità, mirate iniziative di dissuasione delle forme di condotta illecita, azioni e progetti per la prevenzione e l’eliminazione di fattori di marginalità”.
Inoltre, l’emendamento Pd impegnava il sindaco “a promuovere la raccolta di indicazioni od osservazioni acquisite da associazioni ed enti di categoria, associazioni ed enti operanti nel privato sociale, gruppi di controllo del vicinato, cittadini”, ma anche ad assumere nuovo personale della Polizia locale. “Non c’è stato verso: ogni nostro emendamento non è stato nemmeno accettato e si sono approvati una mozione che si rivolge al Ministro degli Interni. Ma allora il sindaco cosa ci sta a fare?”, concludono Fanetti, Lissi e Guarisco.