Quei moschettieri degli “Amici di Zinviè”. Al Teatro Nuovo di Rebbio ridere fa bene

21 novembre 2017 | 10:19
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Quei moschettieri degli “Amici di Zinviè”. Al Teatro Nuovo di Rebbio ridere fa bene

Chissa se Alexandre Dumas approverebbe. Chissa se i moschettieri saranno sempre tre. E se ci fossero delle “moschettiere” anzichè  Athos, Porthos e Aramis? Tutto è possibile quando una storia famosa arriva nelle mani degli Amici di Zinviè. Da oltre 30anni, attendendo il Natale, si va a teatro per ridere di gusto con le rappresentazioni di questo gruppo di amici che fanno (ci provano) gli attori per raccogliere fondi destinati alle missioni camilliane in Africa e Asia.

Dopo aver triturato “Cenerentola” e “Grease” , affondato il “Titanic” e “Cristofoto Colombo”, strapazzato Manzoni e Shakespeare,  quest’anno l’opera di cui fare la parodia è “I tre moschettieri”. Come al solito quello che vedremo sul palco del Teatro Nuovo il 25 novembre, e per 14 successive repliche, non sarà esattamente quello che libri, film e televisione ci hanno mostrato sugli spadaccini al servizio di re Luigi XIII di Francia, ma comunque una storia ricca di colpi di scena rielaborata,  come sempre, dalla fantasia di Mariella, artefice di tutte le sceneggiature dal 1986 a oggi.

Una parodia musicale per tutta la famiglia. Canzoni d’ogni genere, battute e personaggi inattesi, costumi e scenografie coloratissime  per regalare una serata o un pomeriggio diversi e divertenti a grandi e piccoli.

Teatro Nuovo di Rebbio via Lissi

“I Tre Moschettieri”

Date:
Novembre: Sabato 25  ore 21.00 – Domenica 26  ore 16.30

Dicembre: Venerdì 1  ore 21.00 – Sabato 2  ore 21.00 – Domenica 3  ore 16.30 – Giovedì 7  ore 21.00 – Venerdì 8  ore 16.30
Sabato 9 ore 21.00 – Domenica 10  ore 16.30 – Venerdì 15  ore 21.00 – Sabato 16  ore 10.30 e 21.00 – Domenica 17  ore 16.30


Biglietti (12 Euro) su prenotazione – amicidizinvie@gmail.com o contattando il 342.0455265

amici di zinviè
“IL TEATRO: UN MEZZO, NON IL FINE”
Da trent’anni, gli Amici di Zinviè sostengono progetti e devolvono l’intero ricavato dello spettacolo a sostegno delle missioni Camilliane in Africa ed India.
Nel corso degli anni, numerose sono le opere compiute. In Africa, la costruzione di un Centro Nutrizionale a Zinviè (2008) e, sempre nel Benin la fornitura di farmaci per ambulatori e dispensari; l’incessante creazione di pozzi per rifornire d’acqua pulita i villaggi cresciuti attorno alla missione camilliana di Zinviè ed alla città di Zagnanado mentre, negli ultimi anni, l’opera si è estesa verso il Burkina Faso, nelle zone secche nei pressi di Koupela.
In India, in Andhra Pradesh, a Tadepalligudem, nel 2012 viene completato l’innalzamento di un piano dell’ospedale e si inaugura un reparto dedicato ai malati terminali. Viene donata un’ambulanza, la terza macchina per la dialisi e ci si impegna a garantire ai degenti le cure palliative necessarie.
Dal 1986 ad oggi, viene garantito supporto ogni anno attraverso cibo ed istruzione ai 120 bambini e ragazzi ospitati presso l’orfanotrofio di Abomey (Benin) e ad altri 250 accolti nell’asilo di Zinviè e nella scuola dei Sassi Bianchi di Koupela (Burkina Faso).
Il pasto giornaliero viene garantito anche ai bambini di 10 villaggi a Tadepalligudem, nell’Andhra Pradesh, stato dell’india centro-orientale, ed a quelli che vivono nello slum di Balgalore.
Un impegno costante documentato annualmente attraverso i viaggi compiuti dal gruppo ed il documentario di Mariella, proiettato prima di ogni spettacolo: un modo per raccontare e dire “grazie” ai tanti che ci sostengono.
Per ulteriori informazioni: www.terraluceonlus.it