“Nemecek non deve morire”. I bambini cambieranno il finale dello spettacolo I Ragazzi della Via Pàl

Abbiamo la capacità di modificare la realtà? Ancora di più, possiamo cambiare il corso degli eventi ed essere noi stessi a scrivere la storia, magari con un finale lieto? Sono queste le domande che scaturiscono grazie a “Lieto il Fine”, la rassegna teatrale inserita nelle “Domenichine dei Piccoli” che, domenica 26 novembre, alla Piccola Accademia di via Castelli, a Como, propongono lo spettacolo “Nemecek non deve morire”. “Lieto il Fine” è un percorso pensato per bambini a partire dai 5 anni, iniziato con una versione del “Piccolo Principe” gli spettacoli-laboratori si pongono come fine il forte coinvolgimento dei piccoli, facendoli diventare protagonisti non semplicemente di un pomeriggio teatrale, ma della storia, quella con la S maiuscola, che si scriverà durante la loro vita.

In questo appuntamento, gli attori in scena racconteranno la storia di Nemecek, il giovane protagonista dei Ragazzi della via Pàl di Molnàr,. Il famosissimo romanzo di denuncia nei confronti delle condizioni in cui vivevano i giovani nella Budapest di fine ‘800, che ha per protagonisti due bande di pre-adolescenti, di fatto vittime delle dinamiche degli adulti. Il tragico finale è fondamentale negli intenti dell’autore del libro, ma gli attori in scena andranno oltre, invitando gli spettatori a interagire con loro, cercando un diverso finale, lieto ovviamente. Qual è lo scopo? Insegnare ai bambini che qualunque dramma della storia avrebbe potuto essere evitato e che in futuro qualcuno avrà il potere di scrivere un lieto fine per ogni avversa situazione. Chi? Ma loro ovviamente, con la loro capacità di agire sulla realtà, di modificare gli eventi, di essere strumento di pace.

E poiché parte di questo pubblico sarà fatta da bimbi anche piccoli, il pomeriggio si concluderà con un laboratorio di pasta di sale, in cui i bambini ancora una volta potranno comprendere ed accentuare la propria consapevolezza riguardo alla capacità di modificare il reale.
Il percorso si completerà con altre due manifestazioni con la stessa struttura, raccontando il 21 gennaio la storia di Anna Frank e il 20 maggio quella di Giovanni Falcone.
“Lieto il fine” è inserito nel progetto Connessioni Controcorrente, realizzato da Arci Xanadù, Ecoinformazioni e Teatro Gruppo Popolare con il contributo di Fondazione Cariplo,