Identificati tutti i 13 Skinheads del blitz:”Denunciateci pure, lo rifaremo ancora….”
La replica del sedicente responsabile del gruppo entrato in azione a Como senza frontiere:”Nessuna violenza e poi non era un incontro segreto….”
L’inchiesta sull’irruzione del gruppo di Skinheads veneto alla riunione di Como senza Frontiere in settimana: accertamenti conclusi, la polizia ha identificato tutti i 13 componenti del gruppo entrato in azione al Chiostrino di Sant’Eufemia. Le immagini del loro blitz, così clamoroso ed eclatante, hanno permesso alla Digos di identificare tutti i partecipanti. Sono accusati di violenza privata, inchiesta della Procura di Como con il Pm di turno Simona De Salvo. Tutti e 13 i protagonisti nel registro degli indagati con la medesima contestazione. Uno di loro – il sedicente responsabile, Giordano Caracino, ha risposto alle domande di Giuseppe Cruciani, conduttore della trasmissione di Radio 24 “La zanzara”:”Non era un incontro segreto, ma pubblico quello di Como. E non c’è stata alcuna violenza – ha detto -. Lo rifaremo ancora dovesse capitare. Le denunce? Ce ne possono fare anche diecimila, non cambieremo di una virgola il nostro atteggiamento”
Tra i 13 protagonisti c’è anche un giovane di 19 anni che nell’aprile 2012 è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 6 anni 2 mesi e 20 giorni di reclusione per tentato omicidio e lesioni gravi nei confronti di due ragazzi appartenenti ad una Cooperativa sociale. Il loro ferimento, con un coltello, durante una discussione politica.