Lunedì del Cinema: “Tanna”, due tribù, un amore




Si intitola “Tanna” il film in programma il 4 dicembre al Cinema Gloria per i Lunedì del Cinema e rappresenta l’esordio nel lungometraggio di finzione dei due documentaristi Bentley Dean e Martin Butler. “Tanna” può vantare un primato di tutto rispetto, è infatti il primo film girato nella lingua vanuatu, parlata dalla comunità che vive nell’isola vulcanica del Pacifico da cui l’opera prende il titolo.
Ambientato nel villaggio di Yakel, il film racconta la storia di due giovani innamorati che decidono di stare insieme nonostante le rispettive famiglie non approvino la loro unione. Sembra uno spunto classico alla “Romeo & Giulietta” e gli usi e i costumi della tribù almeno inizialmente ti farebbero collocare la vicenda in epoche passate. In realtà quella che i due registi hanno deciso di raccontare è una storia ripresa dalla cronaca relativamente recente, visto che è avvenuta nel 1987 e nel film non mancano riferimenti alla regina Elisabetta II e al principe Filippo, i cui settant’anni di matrimonio vengono visti (forse non del tutto a torto) come il frutto di un matrimonio combinato, per quanto particolarmente fortunato.
Al centro della vicenda ci sono Wawa e Dain. Lei è una ragazza ormai in età da marito, lui il nipote del capo villaggio. I due si piacciono ma gli Yakel sono da tempo in rapporti critici con la vicina tribù degli Imedin e a farne le spese è pure il nonno di Wawa, che viene aggredito mentre aveva accompagnato la nipotina più piccola, Selin, a fare un’escursione sul vulcano che per gli abitanti della regione è la dimora della Dea Madre. Per cercare di migliorare i rapporti fra i due gruppi, gli Yakel propongono un matrimonio fra due membri delle due comunità e neanche a farlo la scelta cade proprio su Wawa, che si dovrà sposare con un ragazzo Imedin. E i suoi sentimenti per Dain? In verità quelli sembrano contare poco, perché il kastom (il costume locale, regole di vita che sono parte integrale dell’identità della popolazione) non prevede i matrimoni per amore dato che le unioni sono una questione decisa all’interno della comunità, quindi chi si sottrae a questa regola va incontro a guai seri. Persino la famiglia di Wawa, presentatasi come amabile e solare, si mostra intransigente nei confronti della ragazza. Dunque non resta che darsi alla fuga; ma per andare dove? Le altre tribù non accolgono i due per non inimicarsi Yakel e Imedin, mentre la locale comunità cristiana (la cui rappresentazione è una delle scelte più forti del film) è vista come una manica di dissennati ai quali la fede occidentale pare non avere giovato affatto. Inoltre gli Imedin hanno giurato vendetta contro Dain, accusandolo di avere di fatto rapito una loro sposa e per questo condannato ad essere ucciso; la vicenda avrà una conclusione amara ma forse gli Yakel impareranno che anche le tradizioni secolari possono essere riconsiderate.
Spazio Gloria via Varesina – Como
04 dicembre ore 21.00
Sceneggiatura: Bentley Dean, Martin Butler, John Collee. Fotografia: Bentley Dean. Musiche: Antony Partos. Montaggio: Tania Nehme. Musiche: Anthony Partos. Interpreti: Mungau Dain, Marie Wawa. Australia, 2015, 104 minuti.
Premio del pubblico e per la migliore fotografia al Festival di Venezia 2015. Candidato agli Oscar come miglior film straniero. Longscapes Competition Award – Lake Como Film Festival
Ingresso riservato ai soci Arci