Lunedì del Cinema: un mostro viene a trovarmi “Sette minuti dopo mezzanotte”



Conor ha 12 anni. Ogni notte, sette minuti dopo mezzanotte, un mostro va a fargli visita. Nel confine sottile tra sogno e fantasia, un immenso albero prende forma e gli racconta delle storie magiche e inquietanti. È un mostro speciale quello di “Sette minuti dopo mezzanotte” il film di Juan Antonio Bayona scelto per l’11 dicembre nel calendario dei Lunedì del Cinema Gloria, un essere diverso da quelli che si incontrano negli incubi. È una creatura antica e selvaggia che vuole aiutarlo a suo modo: ad affrontare la malattia terminale di sua mamma, a convivere con la propria solitudine, a capire la complessità dell’animo umano.
Conor, vittima di bullismo a scuola e costretto a vivere con una nonna fredda e distante a causa della malattia della mamma, e la creatura fantastica che il ragazzo invoca nei suoi sogni per sfuggire alla solitudine del suo mondo reale. E la creatura si manifesta, ogni sera, 7 minuti dopo la mezzanotte, per raccontare a Conor delle storie, frammenti di un viaggio emotivo alla ricerca della verità. Conor le ascolta e riesce a immaginarle. Piano piano le sue paure lasciano posto all’intraprendenza e all’introspezione: il Mostro infatti ha stabilito che, quando avrà finito di raccontare le sue storie, sarà Conor a raccontare qualcosa.
La camera di Conor è il punto d’incontro dei due universi: da una parte il quotidiano affollato di tribolazioni, dall’altra lo straordinario abitato da un albero affabulatore che cura il rimosso con racconti scapigliati. Strane storie in cui i cattivi non sono quello che sembrano e la morale non è mai dove l’attendiamo. Quelle storie fanno eco ai sentimenti contraddittori di Conor per i suoi cari e per la situazione drammatica con cui si confronta al risveglio.

Dopo aver evocato le paure dell’infanzia in “The Orphanage”, il film che lo ha rivelato sulla scena internazionale, e dopo la ricostruzione dello tsunami in “The Impossible”, J. A. Bayona adatta il romanzo di Patrick Ness, aderisce alla bellezza sepolcrale del cinema neo-gotico e riallaccia le fila della sua ispirazione. L’orrore al cuore dei suoi film è l’angoscia della separazione. La paura più profondamente radicata dei suoi bambini è quella di perdere i propri genitori. Con “Sette minuti dopo la mezzanotte”, per la prima volta, non resta che accettare la perdita. Il trauma prende la forma dell’immaginazione, forza primitiva narratrice di verità e rivela lo spazio mentale di un bambino in preda a una collera che non sa come gestire.
Ancora una volta l’autore spagnolo crea un universo coerente che dietro al genere (horror, melodramma, racconto chimerico) rivela una tragedia familiare ordinaria. Un eroe o un’eroina resilienti, prigionieri del bambino che non possono continuare ad essere. Film dopo film, Bayona mette quel bambino in faccia al prodigioso: fantasmi, tsunami, giganti. Infila il momento preciso in cui il mondo ordinario diventa straordinario e concilia la dimensione fantastica con quella intima, lo spettacolo col discorso umano.
In un mélange di lacrime ed effetti speciali, di pudore e oltranzismo macabro, “Sette minuti dopo la mezzanotte” considera il bambino in tutta la sua complessità pescando la luce e le ombre nell’universo dei racconti, dove l’impossibile prende forma per insegnarci la vita.
Spazio Gloria via Varesina – Como
11 dicembre ore 21.00
Sceneggiatura: Patrick Ness Fotografia: Óscar Faura. Montaggio: Jason Ballantine. Musiche: Fernando Velázquez. Interpreti: Liam Neeson, Sigourney Weaver, Felicity Jones, Lewis MacDougall, Toby Kebbell, Geraldine Chaplin, Jennifer Lim, James Melville.
USA, Spagna, 2016, 107 minuti.
Vincitore come miglior film al Future Film Festival di Bologna 2017. Vincitore di 9 premi Goya 2017 tra cui quelli per la miglior regia, fotografia, montaggio e colonna sonora.
Ingresso riservato ai soci Arci