L’arte viva di Julian Schnabel, ritratto di un artista ribelle al cinema

11 dicembre 2017 | 18:06
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L’arte viva di Julian Schnabel, ritratto di un artista ribelle al cinema
L’arte viva di Julian Schnabel, ritratto di un artista ribelle al cinema
L’arte viva di Julian Schnabel, ritratto di un artista ribelle al cinema
L’arte viva di Julian Schnabel, ritratto di un artista ribelle al cinema

Van Gogh, Bosh, Canaletto e ora Schnabel, il ciclo La Grande Arte al Cinema conclude la prima parte della stagione 2017-2018 con L’arte viva di Julian Schnabel (1951, New York), l’eclettico e strabordante artista tra i protagonisti della scena artistica americana dagli anni ’80, noto soprattutto per i suoi plate paintings (opere composte usando cocci di piatti e tazzine). Strabordante è, infatti, uno degli aggettivi ricorrentemente attribuito a Julian Schnabeldurante la pellicola. Familiari, amici e colleghi dell’artista sembrano non poter far a meno di usare questo termine, a quanto pare così calzante e adatto a descrivere una personalità tanto sfaccettata ed eclettica.

l'arte viva di julian schnabel

In programmazione solo il 12 e 13 dicembre in diverse sale comasche (vedi sotto), il docufilm di Pappi Corsicato assolve in modo intelligente l’impresa di raccontare un personaggio di questa caratura, lasciando, di fatto, il compito a Julian stesso e alle persone che a lui sono vicine: dalla madre passando per i figli, fino ai colleghi e amici Koons, Al Pacino, Williem Dafoe, Bono Vox e la gallerista Mary Boone. Un racconto che parte dall’infanzia e che percorre tutta la sua vita dell’artista: le opere, le influenze, le amicizie, il successo e l’esperimento da regista ben riuscito con pochi, ma significativi film tra cui Prima che sia notte , Leone d’Argento Venezia 2000 e Lo scafandro e la farfalla, premio a Cannes e Golden Globe come miglior film straniero oltre alla candidatura all’Oscar.

Filo conduttore della pellicola L’arte viva di Julian Schnabel, nonchè della vita di Schnabel, è la determinazione, la costanza, la fortissima volontà e fiducia che il grande, in tutti i sensi, uomo ripone in tutti i suoi progetti. Corsicato, amico di Julian, ha potuto sperimentare in prima persona questa determinazione durante il periodo delle riprese: «Julian non si ferma mai! Non smette mai di lavorare, non smette mai di muoversi, non smette mai di vivere la sua vita».

Scene tratte dai suoi film, immagini e i making of delle opere e scorci della vita privata di Julien accompagnano lo spettatore nel mondo esagerato di questo personaggio. Perché Julien Schnabel esagera, esagera in tutto: dalle dimensioni delle tele (che in alcuni casi superano i quattro metri) fino alla “casa” in cui vive – Palazzo Chupi -, edificio costruito in stile veneziano e non proprio espressione della sobrietà, dote che sembra non scorrere nelle vene dell’artista.

l'arte viva di julian scnabel

Ma Pappi Corsicato riesce a far trasparire una parte del carattere e dell’essere di Schnabel che non ci si aspetterebbe: non solamente uno stacanovista e pensatore, ma anche un padre affettuoso, un amico irriverente e generoso. La colonna sonora, infine, trascina lo spettatore nel cuore del racconto e tocca vette altissime conLou Reed, caro amico di Schnabel, e la sua Caroline Says (II). 

«Tutto sommato penso sia stato molto positivo, utile e informativo. Certo, come tutte le cose, è molto soggettivo. Ma per quanto mi riguarda, penso abbia fatto un ottimo lavoro. E a me la sensibilità italiana piace sempre», il commento di Julian Schnabel sulla pellicola

L’arte viva di Julian Schnabel

Spazio Gloria via Varesina – martedì 12 e mercoledì 13 ore 21 Ingresso 10 euro

UCI Cinemas di Montano Lucino – marted’ 12 e mercoledì 13 ore 20.30

Cinelandia Como Cà Merlata – martedì 12 e mercoledì 13 ore 18.00 e 20,10

Cinelandia Cantù Lux – martedì 12 e mercoledì 13 ore 21.15