Con “La vedova allegra” torna l’operetta al Teatro Sociale




Dici operetta e immediatamente la mente va a “La vedova allegra” perchè quella di Franz Lehár è l’operetta per antonomasia “nella sua sublime idiozia, vola sulle ali del canto, della danza, del gesto, della maschera è teatro perfetto, perfettamente teatrale” come ebbe a scrivere Witold Gombrowitz, grande commediografo polacco, parlando dell’operetta in generale.
Dopo diversi anni di assenza, grande ritorno dell’operetta sul palcoscenico del Sociale, domenica 14 gennaio alle ore 17.00 con “La Vedova allegra” messa in scena, dalla Compagnia di Operette Elena D’Angelo che ha ottenuti larghi consensi in importanti teatri italiani grazie alle produzioni curate nei minimi particolari, gli eleganti allestimenti, l’uso della musica dal vivo e la presenza di un corpo di ballo con 8 ballerini. Tutti elementi che soddisferanno gli affezionati del genere.
Andata in scena per la prima volta a Vienna, al Theater an der Wien il 30 dicembre 1905, La vedovaallegra (su libretto di Victor Léon e Leo Stein, dalla commedia L’attaché d’ambassade di Henri Meilhac) consacrò subito l’ungherese Lehár come il vero erede degli Strauss. Spumeggiante nel ritmo, inesauribile nell’invenzione melodica, a tratti nostalgica e malinconica, La vedova allegra dimostra che la leggerezza, in musica, non è per forza sinonimo di banalità. La regia rispetta la filologia dello spettacolo sia nel testo che nella musica che nell’allestimento mantenendo l’equilibrio tra modernità e tradizione.
La trama si snoda, fedele all’originale con i tradimenti, ricatti, bugie. In un clima dove tutto è grave, ma all’improvviso, la gravità si dissolve in una risata, un bacio, un canto. In questo regno di fantasia “la situazione è sempre grave ma mai seria”.
Matrimonio per amore o matrimonio per interesse? Il dilemma attraversa a tal punto la società umana, in ogni epoca, che tutte le forme d’arte, prima o poi, hanno sentito il bisogno di affrontarlo. L’eterna lotta tra le ragioni del cuore e quelle del portafoglio si snoda, qui, tra un immaginario stato in bancarotta, una bella vedova in possesso di un’eredità di cento milioni di franchi, cacciatori di dote e gli immancabili equivoci, spingendo a riflettere, tra una risata e l’altra, sulle piccolezze degli uomini.

TEATRO SOCIALE DI COMO
domenica, 14 gennaio 2018 – ore 17.00
LA VEDOVA ALLEGRA
Musica di Franz Lehár. Libretto di Viktor Léon e Leo Stein.
Anna GlavaryElena D’Angelo
Conte DaniloGianfranco Cerreto
Camillo De RossillonFrancesco Tuppo
ValancienneMerita Di Leo
NjegusStefano Menegale
Barone ZetaGianni Versino
Conte KromovCarlo Randazzo
Contessa KromovPaola Scapolan
Contessa BogdanovitchMaresa Pagura
Conte BogdanovitchDavide Capitanio
CascadaMario Pennacchio
Regia
Elena D’Angelo
Direttore
Marcella Tessarin
Maestro CollaboratoreSabina Concari
CoreografieGiada Bardelli
Allestimento e costumiGrandi Spettacoli
Corpo di ballo Flexpoint
Orchestra Grandi Spettacoli
Compagnia d’operette Elena D’Angelo
ProduzioneGruppo Da Camera Caronte
INFO
Biglietti per lo spettacolo in vendita presso la biglietteria del Teatro e online su www.teatrosocialecomo.it. Prezzi 16€ a 33€ + prevendita.