Lunedì del Cinema: “Il mio Godard” è un ritratto, un po’ irriverente, del grande regista francese

21 gennaio 2018 | 18:22
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Lunedì del Cinema: “Il mio Godard” è un ritratto, un po’ irriverente, del grande regista francese
Lunedì del Cinema: “Il mio Godard” è un ritratto, un po’ irriverente, del grande regista francese
Lunedì del Cinema: “Il mio Godard” è un ritratto, un po’ irriverente, del grande regista francese
Lunedì del Cinema: “Il mio Godard” è un ritratto, un po’ irriverente, del grande regista francese

Al centro di “Il mio Godard”, film del prenio Oscar per “The Artist” Michel Hazanavicius in programma il 22 gennaio per i Lunedì del Cinema,c’è il libro scritto da Anna Wiazemsky che racconta nell’arco di un anno allori e ceneri del suo matrimonio con il simbolo della Nouvelle Vague del cinema francese.

Siamo a Parigi nel 1967. Godard, interpretato da Louis Garrel, è il regista più celebrato del suo tempo e ha appena finito di girare “La cinese”. Sul set si innamora di Anna, l’attrice Stacy Martin. Lei ha 20 anni, lui 37. Diventano presto la coppia cinematografica più chiacchierata dei tabloid. Lei per Godard ha una venerazione, anche se dice di amare solo Jean-Luc. Lui dice di essere un attore, “neanche troppo bravo”, che interpreta Jean-Luc Godard. “La cinese” è il suo film più politico, ma quando esce in sala non ha il successo che merita. Il pubblico non va a vederlo e la critica lo accusa di intellettualismo. Godard entra in crisi. Il ‘68 è alle porte e lui, fervente maoista, vuole intercettare il linguaggio e le necessità dei movimenti studenteschi. Si chiude in se stesso e in una sua nuova visione del cinema. Rinnegherà tutte le sue opere precedenti per cambiare strada. Non sarà più il regista star bensì un rivoluzionario come gli altri, pronto a combattere il sistema attraverso film collettivi e antiborghesi. Ma il cambiamento di prospettiva porta inevitabili conseguenze anche sul piano sentimentale. Anna si è innamorata di un regista, non di un politico e il 1968 li allontana per sempre.

lunedìdel cinema il mio godard

Qualche critica per il film diretto da Michel Hazanavicius “colpevole” di aver toccato Godard, il regista che ha firmato capolavori come “Fino all’ultimo respiro”, “Il disprezzo”, “Due o tre cose che so di lei” prima di diventare icona del ’68 europeo. Invece la sovrapposizione tra l’antipatico regista e l’antipatico attore Louis Garrel che ne rifà le manie e i proclami, con gli occhiali sempre rotti dopo ogni manifestazione e l’accento svizzero funziona benissimo.  Forse volendo esorcizzare un certo tipo di cinema e soprattutto la reverenzialità verso un’epoca considerata intoccabile come la Nouvelle Vague, Haznavicius colpisce il suo esponente più celebre, dando un messaggio chiaro: nessuno è perfetto e non criticabile. Il risultato però è un film divertente nei primi minuti, ma di cui a lungo andare ci si interroga sul senso ultimo di questo lavoro.

Spazio Gloria via Varesina – Como

22 gennaio ore 21.00

IL MIO GODARD di Michel Hazanavicius

Sceneggiatura: Michel Hazanavicius Interpreti: Louis Garrel, Stacy Martin, Bérénice Bejo, Micha Lescot, Grégory Gadebois Francia 2017, 102 minuti.

Ingresso 7€ – Ridotto (under21, over65) 5€

Ingresso riservato