Giovedì arriva “Made in Italy” il film di Ligabue con Stefano Accorsi

“Made in Italy” è una tormentata dichiarazione di amore verso il nostro Paese, raccontata con le parole e la musica di Luciano Ligabue, attraverso lo sguardo di Riko, un uomo onesto alle prese con una vita in cui tutto sembra essere diventato improvvisamente precario: il lavoro, il futuro, i sentimenti. Ma se a volte rialzarsi non è facile, Riko ha scelto di non darla vinta al tempo che corre: c’è un matrimonio da difendere e riconquistare, ci sono amici su cui contare e una casa da non vendere. Riko decide di mettersi in gioco e prendere finalmente in mano il suo destino.
Questo è “Made in Italy” il film di Luciano Ligabue a 20 anni dal debutto alla regia cinematografica con Radiofreccia. Luciano si e’ deciso a tornare dietro la macchina da presa per quella che definisce una “tormentata dichiarazione d’amore per l’Italia”. Il film, in sala dal 25 gennaio sia all’UCI CInemas di Montano Lucino che ai Cinelandia di Como Cà Merlata, Cantù e Arosio con protagonisti Stefano Accorsi (Riko) e Kasia Smutniak (sua moglie Sara), prende il via dall’album omonimo del Liga uscito un anno e mezzo fa.
Un concept album. “Una scelta anacronistica e presuntuosa quella di voler fare un concept negli anni Duemila, di voler costringere qualcuno ad ascoltare un disco dall’inizio alla fine. Ma avevo una storia da raccontare. E cosi’ e’ caduta la scusa che mi davo ormai da 15 anni, di non avere il materiale giusto per tornare a fare il regista. Un lavoro faticosissimo, soprattutto per me, abituato alle emozioni che fluiscono. Nei film invece le emozioni in qualche modo vanno progettate prima”.
E cosi’, complice anche lo stop forzato per problemi alle corde vocali che lo hanno costretto a interrompere l’attivita’ live, in estate ha dato il primo ciak. Made in Italy, una storia d’amore intessuta di vita vera. Uno sguardo disincantato sull’Italia di oggi, tra l’assuefazione alle grandi bellezze e l’insoddisfazione per i mille problemi quotidiani. Il tutto raccontato con le parole e la musica del Liga, attraverso lo sguardo di Riko, una “brava persona” cui tutto sembra andare storto.
Ma Riko non molla e decide di prendere in mano il suo destino. Perche’ tutto ruota intorno alla frase simbolo del film che l’amico Carnevale (interpretato da Fausto Maria Sciarappa) dice a un inquieto Riko: “Cambia te, invece di aspettare i cambiamenti”.
“I cambiamenti fanno paura, ma sono movimenti naturali della vita – spiega Ligabue -. E il modo in cui noi reagiamo agli eventi, muta il nostro modo di guardare alle cose e produce la realta’. Il film vuole rappresentare proprio quel percorso li’.
In Made in Italy Ligabue ha richiamato Stefano Accorsi, gia’ in Radiofreccia. “L’ho trovato in gran forma – racconta l’attore, che sui titoli di testa si improvvisa ballerino davanti a un’enorme mortadella, con passi coreografati da Luca Tommassini – ed e’ un privilegio fare un film con un regista che non lo fa da 18 anni. Il suo punto forte e’ il modo che ha di raccontare da dentro, lo sguardo sui personaggi: c’e’ tanta verita’”. .