Olgiate, 36 persone senza lavoro. Tensione ed incertezza anche al Mercatone



Chiude la Stamperia Luce dopo mesi di incertezza. Inutile ogni tentativo dei sindacati di ricucire lo strappo. Sciopero ad oltranza a Tavernerio.
Non ci sono più speranze. La conferma anche dai sindacati che ci hanno provato fino all’ultimo a scongiurare la fine di una storica azienda per Olgiate ed hinterland, la Stamperia Luce. Niente da fare. L’amministratore ha già avviato le pratiche per la messa in liquidazione dell’azienda. I dipendenti sanno che non ci sono più margini di manovra: chiusura dopo settimane di altalena di emozioni e speranze. Dall’accordo di dicembre – che sembrava scongiurare questa decisione – allo stop dell’attività nonostante l’intervento dei sindacati ed ogni tentativo di arrivare ad una soluzione più soft. Per 36 dipendenti fine delle speranze e futuro senza certezze.
Un pò quello che sta succedendo anche alla Mercatone di Tavernerio dove oggi i sindacati erano al fianco dei dipendenti che hanno proclamato lo sciopero per l’azienda che è in amministrazione straordinaria da tre anni e i dipendenti vivono in uno stato di incertezza sul loro futuro. Nei giorni scorsi l’azienda ha comunicato che lo stipendio di gennaio, già compromesso a causa della cassa integrazione, verrà pagato solo a fine febbraio senza nemmeno un acconto secondo i sindacati. Non solo a Tavernerio, ma oggi in Italia assemblee, presidi e scioperi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione dei dipendenti e per fare pressione su azienda e ministero per una soluzione rapida della vertenza.