Como, licenziata dal Comune ed ora spunta anche la truffa: la sua difesa



La ormai ex dipendente di Palazzo Cernezzi rigetta le contestazioni davanti al Pm. Che però aggrava la sua posizione
“Nessun tentativo di ingannare nessuno. Solo buona fede e basta anche se ci sono stati errori nella timbratura del cartellino“. Spiega così al Pm della Procura di Como Simone Pizzotti la ex dipendente del comune di Como, licenziata qualche settimana fa per avere falsificato – questa la contestazione – in ben tre occasionii suoi orari di ingresso a Palazzo Cernezzi. La donna è stata interrogata, alla presenza del suo legale Giuseppe Gallo, dal magistrato che, nel frattempo, ha aperto un fascicolo per questa viceda. E per lei ipotizza la truffa aggravata e le false attestazioni. Lei, però, rigetta con fermezza ogni cosa anche se, di fatto, resta a casa. Il Comune ha ritenuto necessario il licenziamento al terzo episodio contestato sugli orari di ingresso in Comune. Il legale sta preparando il ricorso contro questo provvedimento davanti al giudice del lavoro. E’ stato lui a definire “spropositato” il provvedimento deciso da Palazzo Cernezzi.