OLTRE LO SGUARDO – Intervista a Mario Caniglia che ha detto no al racket del pizzo
19 febbraio 2018 | 20:17

L’ imprenditore antiracket Mario Caniglia di Scordia, in provincia di Catania, denunciò i suoi estortori, arrestati nel 1999. Dice “Le mie arance hanno quattro caratteristiche che le rendono speciali: il profumo della libertà, la “vitamina G” di giustizia, la “vitamina L” di libertà e infine sono come me, libere perché non pagano il pizzo”. A marzo sarà ospite a Cantù, Lomazzo e Como con i ragazzi della Scuola Diritti Umani.
A cura di Daniele Bordoli per il Coordinamento Comasco per la Pace
