Come nel film di Clooney: colpo (della vita) al caveau e la fuga dal buco nella rete….
Ocean’s Eleven in salsa ticinese e comasca, ma sono stati fermati in tempo dai carabinieri e dalla Polizia Cantonale. Ecco come volevano scappare da Ronago.
Emergono in queste ore i particolari del clamoroso arresto fatto dai carabinieri di Foggia, con il supporto logistico dei colleghi di Como, della banda di professionisti del crimine, specializzata in furti di alto valore, composta da 12 pugliesI, noti alle forze dell’ordine e pronti a tutto pur di portare a termine l’operazione. “Era il colpo della vita”, così oggi i carabinieri nella conferenza stampa al comando provinciale di Foggia. La fuga dalla via Penz a Chiasso – fino ad un buco nella rete al valico di Faloppia-ROnago (mostrato nelle foto oggi dai carabinieri)
Si è conclusa con l’arresto di 10 persone di cui 5 in territorio svizzero e 5 in territorio italiano (ad Abbiategrasso), la temeraria missione della “banda cerignolana”, proprio nel momento in cui, dopo svariate ore di appostamento nei boschi a ridosso del loro obiettivo, un caveau di una società di trasporto di preziosi e di ingenti somme di denaro a Chiasso, vicino allo stadio, erano entrati in azione per abbattere un muro della struttura, dopo averne disattivato, grazie ad un congegno jammer di ultima tecnologia, gli svariati sistemi di allarme
Per diversi mesi i malfattori avevano operato numerosi appostamenti e sopralluoghi nei pressi del caveau, studiando i movimenti del personale di sorveglianza e delle locali forze dell’ordine, le possibili vie di fuga, creando in un B&B di Abbiategrasso (MI) la loro base logistica, da cui partire e dove ritornare dopo il furto, utilizzando autovetture rubate, sia in Svizzera che in Italia, custodite in un sicuro deposito tra le province di Milano e Como.
Insomma, i componenti della banda non erano di certo degli sprovveduti. Basti pensare che, nel corso di uno degli ultimi sopralluoghi, inconsapevoli di essere costantemente monitorati dagli investigatori della Compagnia di Cerignola, della Polizia del Commissariato della Polizia Cantonale di Chiasso e dai Carabinieri delle Compagnie di Abbiategrasso e di Como, sono stati “visti” intercettare le frequenze dei vari allarmi a protezione del caveau con un sofisticatissimo congegno elettronico di ultima generazione, appositamente acquistato con un “investimento” di 40.000 euro.
Come il film Ocean’s Eleven
Le indagini dei militari della Compagnia di Cerignola, condotte sia con metodologie innovative sia tramite numerosi servizi di pedinamento e osservazione, e con il prezioso supporto dei colleghi lombardi e della Polizia elvetica, attivata attraverso il sistema di cooperazione internazionale attestato presso il Ministero dell’Interno, hanno permesso di delineare le “professionalità” messe in campo da tutti i membri della banda, 10 cerignolani e 2 foggiani, organizzati nel dettaglio su percorsi da seguire, mezzi da utilizzare e ruoli, secondo uno schema ben preciso e basato sul noto film con George Clooney tra gli interpreti “Ocean’s Eleven’, che tutti i componenti non disdegnavano di citare, e dal quale avevano preso spunto. Da qui il nome dell’operazione.
I nomi degli arrestati
Cinque in Svizzera, altri cinque ad Abbiategrasso: Natale Fabio Tressante, cl. ’78, Loreto Tricarico, cl ’66, Teodato De Vitti, cl. ’78, Federico Mancini, cl. ’90, e Savino Zagaria cl. ’68. Altri 5 membri, che erano riusciti ad allontanarsi, sono invece stati bloccati dai Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso, nel cui comune gli uomini del Nucleo Operativo di Cerignola avevano individuato la loro base logistica. Si tratta di Antonio Calvio, cl. ’75, Giuseppe Claudio De Feudis, cl. ’85, Franco Cappellari, cl. ’75, Gerardo Conversano, cl. ’93, e Antonio Salvatore, cl. ’91, tutti pregiudicati, i primi tre cerignolani, mentre i restanti due di Foggia.
Nel comasco, invece, i Carabinieri della Compagnia di Como, sempre guidati dagli investigatori pugliesi hanno individuato in un parcheggio un Tir, al cui interno hanno identificato ulteriori due pregiudicati di Cerignola la cui posizione è tuttora al voglio degli inquirenti: il camion sarebbe dovuto servire per trasportare l’intero bottino
(Foto da Foggiatoday.it e L’immediato.it)