Focus sul gioco a Como: oltre 1.300 euro a testa nelle slot

In tutto nel 2016 112 milioni di euro spesi. Peggio solo Bergamo, Sondrio e Lecco
Como è quarta tra le città capoluogo della regione Lombardia dove si spende di più in slot machine. Ogni cittadino ha investito in media 1.328 euro nel corso del 2016 nelle 705 macchinette installate in città (8,4 ogni mille abitanti) per una spesa complessiva di poco più di 112 milioni di euro. Peggio fanno Bergamo dove la spesa pro capite è stata di 1.815 euro (gli apparecchi in funzione sono 893, 7,4 ogni mille abitanti), Sondrio con 1.639 euro e 197 slot (9,1 ogni mille abitanti) e Lecco dove ciascun abitante spende 1.500 euro (sono 346 le slot presenti in città, 7,2 per mille abitanti).
E’ quanto emerge consultando il sito web realizzato dal gruppo Gedi (ex Espresso) che, rielaborando i dati ufficiali sul gioco d’azzardo forniti dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e mettendoli in relazione con le statistiche sulla popolazione, permette di conoscere quanto si spende in slot machine in ogni comune italiano.
La Lombardia è la prima regione in Italia per spesa in gioco d’azzardo. Nel 2016 la raccolta totale nella nostra regione è stata di 14,5 miliardi di euro e di questi 10,3 sono stati bruciati nelle macchinette mangiasoldi. In tutto il territorio regionale ce ne sono in piena attività 63.287 tra slot tradizionali e apparecchi Vlt, terminali di gioco più pericolosi a detta degli esperti, che consentono di fare puntate massime di 10 euro per giocata accettando non solo monete ma anche banconote e carte prepagate.
Anche il settore del gioco online è in piena crescita e, a leggere i dati parziali per l’anno appena passato, dovrebbe confermare il trend positivo. Secondo una ricerca dell’Osservatorio gioco online del Politecnico di Milano, realizzata in collaborazione con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il 2016 è stato l’anno della definitiva affermazione del gioco online: quasi 2 milioni di italiani hanno giocato almeno una volta nel corso dell’anno facendo superare la cifra del miliardo di raccolta complessiva, con una crescita del 25% rispetto all’anno precedente.
Diversi fattori hanno contribuito al boom del gioco online, a cominciare dalle politiche restrittive nei confronti delle piattaforme di gioco illegale: nel 2016, secondo i dati del Politecnico, è stato inibito l’accesso dal territorio nazionale a circa 6 mila siti non in regola con le norme italiane in materia di gioco d’azzardo. Se a ciò aggiungiamo la facilità di accesso ai giochi online e le azioni di marketing messe in atto da tutte le principali piattaforme di gioco per aprire nuovi conti usufruendo di bonus e incentivi come Leovegas è presto spiegata la crescita del settore. A detta dei ricercatori dell’Osservatorio una delle spinte maggiori per l’online è venuta dal gioco in mobilità: gli italiani hanno speso quasi 250 milioni di euro utilizzando solo smartphone e tablet con un incremento del 50% rispetto al 2015.
Tra i giochi online più gettonati dagli italiani ci sono i casinò games che sono cresciuti del 35% rispetto al 2015 e le scommesse sportive (+31%) mentre sono in ribasso il Poker che fa registrare un -5% sia nella componete cash sia nei tornei e i giochi di carte in generale.