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Cernobbio, i Palombari recuperano 12 bombe ed un proiettile dal fondo del lago

8 marzo 2018 | 16:09
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Cernobbio, i Palombari recuperano 12 bombe ed un proiettile dal fondo del lago
Cernobbio, i Palombari recuperano 12 bombe ed un proiettile dal fondo del lago
Cernobbio, i Palombari recuperano 12 bombe ed un proiettile dal fondo del lago
Cernobbio, i Palombari recuperano 12 bombe ed un proiettile dal fondo del lago

Ecco cosa hanno trovato davanti alla località Pizzo. Erano ad una profondità tra i 15 ed i 26 metri.

Cernobbio – Importante operazione dei Palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare di La Spezia (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) nel lago di Como a Cernobbio tra martedì ed oggi: hanno rimosso pericolosi ordigni esplosivi nelle acque del lago di Como. Individuati dal Nucleo Carabinieri Subacquei di Genova, i residuati bellici si trovavano a 20 metri di distanza da Villa Pizzo ad una profondità variabile tra i 15 e 26 metri; per tale ragione la Prefettura di Como ha disposto e coordinato l’intervento di bonifica d’urgenza del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della  Marina Militare.

Le operazioni subacquee tese alla ricerca e recupero degli ordigni esplosivi già di per sé complesse e delicate, nei laghi prealpini presentano ulteriori difficoltà – ha dichiarato il Comandante del Nucleo Angelo Pistone –le temperature rigide dell’acqua nei periodi invernali non sono ovviamente confortevoli per i nostri operatori, ma l’elemento più sensibile da tenere sotto controllo durante le nostre attività è la profondità di lavoro. L’andamento del fondale del Lago di Como tende a crescere molto rapidamente tanto da raggiungere le centinaia di metri allontanandosi di poco dal litorale. Questo è un fattore molto importante a cui necessita porre molta attenzione allo scopo di non compromettere la sicurezza dei nostri uomini”.

Al termine delle operazioni i Palombari hanno recuperato un proiettile perforante da 155 mm, 8 bombe da mortaio e 4 bombe a mano che stamane sono stati passati in consegna agli artificieri dell’Esercito del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona che ora provvederanno alla loro distruzione in cava. Questo intervento rappresenta una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione.