Como, 18 mesi di squalifica a Corda:”Fa attività dirigenziali senza autorizzazione”



La Commissione disciplinare del settore tecnico federale lo inibisce dopo aver sentito varie testimonianze di ex collaboratori. Il suo legale contesta il metodo e chiede l’annullamento
Diciotto mesi di squalifica a Ninni Corda per aver svolto mansioni da dirigente a tutto tondo quando, in realtà, è ancora squalificato. E’ la sentenza emessa in queste ore dalla commissione disciplinare del Settore tecnico federale dopo una inchiesta condotta in questi mesi ed avendo sentito alcuni ex collaboratori (Riccardo Bellotti) ed ex calciatori della formazione azzurra come Guazzo, ad esempio, oppure l’ex capitano azzurro Andrea Ardito.
Quello che si contesta a Corda, che in questo momento sta scontando come detto ancora una precedente squalifica di tre anni e tre mesi che terminerà nel prossimo mese di ottobre, è il fatto di essersi tesserato “con fittizie mansioni di collaboratore in prima squadra, svolgendo di fatto attività dirigenziali con ampi poteri di gestione sportiva e amministrativa”. Un comportamento che la Disciplinare giudica estremamente grave – perchè tenuta durante la squalifica – e “in mala fede”
Non ci sta uno dei legali di Corda, l’avvocato Eduardo Chiacchio. Che rilancia deciso:”Chiederemo l’annullamento di questa sentenza innanzitutto per la violazione del diritto di contradditorio e di difesa. Noi abbiamo chiesto un rinvio del dibattimento, non è stato accettato. Corda ci teneva ad essere presente, ma non era in grado di esserci. Da qui la richiesta di rinvio che non è stata accettata”. Se la squalifica a Corda verrà confermata, la stessa – sommata alla precedente – terminerà nel 2020.