Miniartextil cerca il volto e la storia di tutti noi Humans comaschi




La parola da qui a fine anno sarà Humans. Questo il tema della 28° edizione di Miniartextil, mostra di fiber art che inizierà il 29 settembre, ma Humans è anche uno straordinario progetto artistico e culturale in collaborazione con i fotografi max&douglas che Arte&Arte ha lanciato già da maggio in preparazione della mostra.
“Humans” si propone di fotografare uno spaccato della nostra società che diventerà una grande mostra di ritratti immersa nella città di Como anticipando l’inaugurazione di Miniartextil Como 2018. città di Como che anticiperà l’inaugurazione di MINIARTEXTIL COMO 2018.
TUTTI VOI POTETE PARTECIPARE IN PRIMA PERSONA A QUESTO GRANDE PROGETTO. COME? Inviando una vostra foto e la vostra storia entro il 6 maggio 2018 all’indirizzo humanscomo2018@gmail.com: i volti e le storie che verranno selezionati verranno invitati a partecipare allo shooting con max&douglas del 19 e 20 maggio.
Grazie alla collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, la Pinacoteca civica, luogo d’arte d’eccezione, sarà il set dello shooting di max&douglas, due fra i più conosciuti e apprezzati fotografi ritrattisti sulla scena nazionale.
INFO
HUMANS of MINIARTEXTIL
SHOOTING CON max&douglas
19 e 20 maggio 2018 – PINACOTECA CIVICA COMO, dalle ore 10.00 alle ore 18.00
HUMANS of MINIARTEXTIL IN MOSTRA
COMO – SETTEMBRE 2018
Per consultare l’intero bando clicca qui |
B/REFLECTED di max&douglas
Nel 2016 i due fotografi hanno allestito a Roma la mostra B/REFLECTED. “B” come il lato menoconosciuto, ma anche “B”come beyond nel senso di “oltre”, come spiegano max&douglas che, con la scelta di questo titolo anglofono, sottolineano la natura sperimentale del loro progetto.
Cinquanta personaggi a vario titolo famosi, uomini e donne, si sono messi in gioco partecipando al rito creativo, ognuno aggirando il proprio convenzionale narcisismo per scoprirne uno nuovo che consente di osservarsi, studiarsi e sorprendersi accettando il rischio dell’imperfezione. Gli autori vanno oltre il ritratto, nel significato che tradizionalmente diamo a questo linguaggio della fotografia. Per realizzare queste immagini, max&douglas hanno utilizzato uno specchio, facendone la barriera corporea che separa il fotografo dal soggetto, generando un effetto che rimanda al mittente la propria immagine. Il riflesso, l’altra faccia di sé, disegna la nuova identità, inevitabilmente diversa da quella pubblica: una mostra che, nella purezza del bianco e nero non rielaborato dagli artifici della post produzione digitale, restituisce l’immediatezza del momento della ripresa, la forza dell’attimo fuggente, la magia dell’incontro del personaggio con se stesso
