I Lunedì del Cinema: “Detroit” una ferita nella coscienza americana

29 aprile 2018 | 15:58
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I Lunedì del Cinema: “Detroit” una ferita nella coscienza americana
I Lunedì del Cinema: “Detroit” una ferita nella coscienza americana
I Lunedì del Cinema: “Detroit” una ferita nella coscienza americana
I Lunedì del Cinema: “Detroit” una ferita nella coscienza americana

Da sempre ispirata dalla storia americana moderna e da eventi realmente accaduti, la regista Premio Oscar Kathryn Bigelow  è tornata dietro la macchina da presa con “Detroit”, film presentato alla Festa del Cinema di Roma 2017, che arriva allo Spazio Gloria il 30 aprile per uno degli ultimi appuntamenti dei Lunedì del Cinema.

Tratto da una storia drammaticamente vera, “Detroit” porta sullo schermo i sanguinosi eventi che sconvolsero la città americana nei quattro giorni di guerriglia urbana che coinvolsero in una sorta di civil-war la comunità afroamericana, sovraffollata nei quartieri bassi, con la polizia della città da sempre nota per i suoi metodi violenti e brutali. “Detroit” è esattamente questo, un film brutale, al limite del sadismo, infarcito di una violenza insopportabile per chi la guarda, figuriamoci per chi la subisce.

Dopo un breve recap sulle umiliazioni subite nella storia contemporanea dalla comunità afro, la Bigelow ci sbatte in faccia quelle contraddizioni tutte americane che ancora nel presente flagellano il Paese: il razzismo, la disparità di trattamento ad opera dei corpi di polizia, la violenza gratuita nei confronti dei neri. La regista consegna allo spettatore una storia dalla quale non è semplice riprendersi, sia pure per le riflessioni postume che ne scaturiscono.

lunedì del cinema Detroit

La storia ci riporta al 1967, in piena epoca di battaglie per i diritti civili da parte degli afroamericani (Martin Luther King sarebbe stato ucciso nel ’68 sul balcone del Lorraine Motel di Memphis), nel ghetto nero di Detroit ebbe luogo una rivolta scatenata da una retata della polizia in un bar dove si vendevano alcolici senza permesso. Il governatore del Michigan inviò la Guardia Nazionale a sedare la rivolta, e il presidente Lyndon Johnson gli fece dare man forte dall’esercito. L’episodio paradigmatico di quel tumulto fu il sequestro di un gruppetto di giovani uomini neri e di due ragazze bianche all’interno del Motel Algiers: un episodio di brutalità da parte della polizia (con il fiancheggiamento di alcuni militari) che è una ferita nella coscienza dell’America. Per i fatti occorsi al Motel Algiers venne intentato un processo che vide sul banco degli imputati i tre agenti della polizia di Detroit, Knauss e i suoi due colleghi, e il vigilante Dismukes.

Il film di Kathryn Bigelow, diviso in tre atti, si chiude proprio nel momento del processo, che per ragioni di ricostruzioni storiche viene tagliato nella sua proposizione. L’innocenza dei tre ha la meglio sulla morte degli afroamericani, colpevoli solo di essere neri.

Spazio Gloria via Varesina – Como

30 aprile ore 21.00

DETROIT  di Kathryn Bigelow

Sceneggiatura: Mark Boal

Interpreti: John Boyega, Will Poulter, Jacob Latimore, Jason Mitchell, Hanna Murray

USA, 2017 143 minuti.

Ingresso 7€ – Ridotto (under21, over65) 5€

Ingresso riservato ai soci