Spaccio di droga nei boschi: 30.000 dosi in cinque mesi, chi sono gli arrestati

4 maggio 2018 | 16:32
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Foto ed immagini dei carabinieri. Attività di intercettazione che andava avanti da tempo. Lo stupefacente recuperato.

L’hanno chiamata operazione “Foresta Verde”. Una vasta “retata” che i carabinieri del comando provinciale, ma anche i colleghi di Lecco, Bergamo e Milano, hanno concluso in mattinata con l’esecuzione di 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip di Como Carlo Cecchetti su richiesta del Pm Antonio Nalesso: 14 sono finiti in carcere e due ai domiciliari, ritenuti responsabili a vario titolo di spaccio di stupefacenti. Tutti iniziato nel 2016 dai carabinieri di Lomazzo sul fenomeno dello spaccio in alcune aree della provincia.

Tre i gruppi criminali identificati, quasi tutti facenti capo a cittadini nordafricani. Le cessioni di dosi nei comuni di Cadorago, Fino, Bulgarograsso, Appiano Gentile, Oltrona San Mamette e Lurate Caccivio. Identificate anche aree di spaccio con diverse e personalizzate denominazioni: “rettilineo” e “Murett”, ma anche “Iveco” e “strada rossa”. Quattro le persone – anche loro tutte nordafricane – già fermate nelle scorse settimane. In tutto recuperati 588 grammi di hashish, 111 di cocaina, 55 di eroina e marijuana

I clienti che acquistavano droga, solitamente nell’arco delle 24 ore, erano principalmente di nazionalità italiana e di tutte le età; in 5 mesi si sono contate 30.000 telefonate agli spacciatori, dove, ogni chiamata equivaleva ad un acquisto. I prezzi delle sostanze variano in base al tipo di droga, andando dai 10 ai 50/60euro.