Turismo: 3 idee per attirare visitatori in Italia

17 maggio 2018 | 20:23
Share0
Turismo: 3 idee per attirare visitatori in Italia

La stagione turistica è stata inaugurata con il ponte del 1° maggio, e in Italia ci si prepara anche quest’anno ad accogliere visitatori provenienti da tutto il mondo. Oltre alla cultura, all’arte, alle spiagge e alla montagna, cosa potrebbe attirare un maggior numero di turisti nelle nostre città e nelle nostre piazze? Ecco tre idee che funzionano, trovate e testate in giro per il mondo.

turismo – IMAGE SOURCE: pixabay.com


Potenziare gli itinerari naturalistici nei parchi nazionali

La natura sta lentamente tornando di moda, e con essa uno stile di vacanza alternativo, basato sul campeggio e sulle lunghe camminate alla scoperta di località tranquille e poco frequentate. I nostri colleghi conoscono bene il successo di questa formula, ed hanno una soluzione per ogni tipo di turista. Tra la Francia e la Spagna ad esempio esiste il famosissimo Cammino di Santiago di Compostela, un itinerario religioso creato nel Medioevo, che si snoda per 800 km. A seconda dei casi, dell’età e del tempo a disposizione i pellegrini lo compiono tutto o ne percorrono solo alcune parti, dormendo e rifocillandosi nei villaggi che si trovano lungo il percorso, per poi eventualmente dedicarsi ad un turismo più tradizionale nelle città. In Corsica si trova invece un percorso più sportivo, il GR20, ben noto agli appassionati di camminate in montagna. La camminata dura da 5 giorni a due settimane, a seconda dell’interesse e del livello atletico dei partecipanti. Per loro alla fine del percorso o per le loro famiglie che preferiscono attenderli senza fare l’escursione, varie agenzie organizzano attività alternative che valorizzano il territorio e portano introiti supplementari: canyoning, kayak, immersioni subacquee, escursioni in battello e passeggiate in bicicletta ne sono un esempio. L’Italia è ricca di parchi nazionali e di meravigliose aree naturalistiche, che potrebbero essere valorizzate maggiormente organizzando per i turisti lunghe camminate su vari giorni, da arricchire con numerose altre attività.


Trasformare i casinò in luoghi d’intrattenimento per tutti

Generico – IMAGE SOURCE: pixabay.com

L’immagine dei casinò varia a seconda della latitudine. Nella mente di molti di noi si tratta di luoghi lussuosi e inaccessibili, riservati ai più ricchi, come potrebbero essere il casino di Monte-Carlo o quello storico di Venezia, oppure, all’estremo opposto, dei luoghi anonimi, illuminati da luci al neon, in cui giocatori incalliti trascorrono le loro giornate davanti ad uno schermo sperando di vincere qualche spicciolo. Un fulgido esempio del successo dei casino come luogo turistico è Las Vegas. In questa città che non dorme mai, creata nel Novecento nel bel mezzo del deserto del Nevada, tutto diventa un gioco, non solo la roulette e le slot machine. Qui arrivano ogni anno centinaia di migliaia di turisti, pronti a spendere denaro negli alberghi di lusso della città, che spesso durante l’anno offrono prezzi speciali, per assistere a concerti di star internazionali o spettacoli di alto livello come quelli del Cirque du Soleil. Per avere un’idea del potenziale di eventi del genere, basta dare un’occhiata alla top list degli spettacoli nei casinò di Las Vegas stilata da Betway: Céline Dion, che canta da 7 anni al Caesar Palace, ha generato incassi per circa 230 milioni di dollari con 418 serate, mentre David Copperfield, con 8000 show in 18 anni, ha prodotto introiti per 850 milioni di dollari. Se una città come Venezia non ha bisogno di attirare folle di turisti, le altre località italiane che ospitano sale da gioco, da Sanremo a Saint Vincent, potrebbero approfittare della ‘formula Las Vegas’ per incentivare le visite di italiani e stranieri, organizzando concerti con artisti di richiamo, danze in costume ispirate ad un’altra epoca, diventando delle destinazioni di riferimento per gli addii al nubilato o al celibato e proponendo offerte speciali per i pernottamenti negli alberghi locali durante la bassa stagione.

Dare spazio alla gastronomia in tutta la Penisola
Lo sentiamo ripetere spesso e siamo sempre più sensibili a questo consiglio: l’enogastronomia è una delle principali risorse del nostro paese e merita di essere valorizzata con iniziative turistiche. Varie iniziative sono state avviate da tempo, ma molte cose possono essere migliorate per fare di questo settore la punta di diamante del turismo in Italia. Se prendiamo in considerazione l’enologia, l’Italia è la regina della produzione vinicola. Eataly cita le nostre numerose strade del vino, da percorrere a nostro piacimento per gustare i nostri prodotti durante una vacanza. Ma in Paesi come la Francia, caratterizzata anch’essa da una lunga tradizione in questo settore, l’organizzazione è massima: enti turistici, privati e agenzie si uniscono per creare percorsi ricchi di attività ed eventi, che oltre alle cantine comprendono visite a castelli, a musei, pernottamenti e degustazioni di prodotti tipici. Per passare dal vino al cibo, in Italia basterebbe dare sfogo alla fantasia per creare road trip gastronomici dedicati, ad esempio, alla lasagna in Emilia Romagna o al pesce in Sicilia, capaci di attirare turisti buongustai da tutto il mondo. Gli eventi collaterali da creare per animare questi percorsi potrebbero essere altrettanto vari, da uno show con chef di richiamo a concerti e manifestazioni per giovani e adulti.
Quando si parla di turismo, le opportunità per un paese come l’Italia sono infinite, e non si limitano alle grandi città o alle località montane e balneari. Anche località meno conosciute possono diventare importanti agli occhi dei visitatori: basta riuscire a trovare il modo giusto per valorizzarle. Dalle sedi delle case da gioco ai piccoli centri vinicoli, passando per i nostri parchi nazionali e regionali, la materia prima è a nostra disposizione, bisogna solo modellarla con la nostra fantasia.