Atti persecutori verso la vicina di casa per gelosia: canturina fermata dai carabinieri



I militari hanno raccolto gravi elementi su di lei fin dal novembre scorso. Portata in una comunità di recupero a LOngone: non si può allontanare.
Atti persecutori ripetuti verso la vicina di casa per motivi passionali. Dopo mesi di indagini ed accertamenti, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cantù, in queste ore, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione provvisoria di misura di sicurezza emessa dal GIP del Tribunale di Como, per questo reato. Destinataria una donna canturina classe 1972.
La destinataria del provvedimento è stato ritenuta autrice di numerose condotte (sin dal mese di novembre 2017 e fino al marzo 2018) perpetrate nei confronti di una vicina di casa per presunti motivi passionali (un uomo conteso tra le due ndr), sfociate nel reato di atti persecutori. Episodi, questi, ricostruiti in maniera certosina dai militari del Radiomobile di Cantù che con la raccolta delle denunce, gli interventi e i relativi accertamenti svolti hanno delineato e ricostruito il grave quadro indiziario.
Procura e Gip l’hanno ritenuta pericolosa e da qui la decisione di imporre alla donna un programma terapeutico in una struttura psichiatrica (dalla quale le è stato vietato di allontanarsi senza autorizzazione): per lei, dunque, la misura di sicurezza provvisoria della libertà vigilata, con soggiorno e cura presso la “Comunità riabilitativa ad alta assistenza” di Longone al Segrino.