Comoaicomaschi, stasera presidio ai giardini. La sinistra:”Iniziativa anti-immigrazione”




Scontro a distanza tra gli organizzatori della manifestazione e chi la contesta. RItrovo 20,30, poi passeggiata di due ore in tutta la zona.
Da una parte Comoaicomaschi, dall’altra le associazioni della sinistra lariana. Scontro verbale a distanza per la manifestazione di questa sera ai giardini a lago di Como dalle ore 20,30 ComoaiComaschi sarà presente con un presidio itinerante presso i giardini al lago come scrivono in un post e nella locandina della manifestazione.
Diverse decine le mail ed i messaggi che abbiamo ricevuto in questi giorni da cittadini comaschi, spaventati, indignati per questo altro punto di degrado nella nostra città. Quindi BASTA!!! SCENDIAMO IN STRADA E RIPRENDIAMOCI I NOSTRI GIARDINI!!! Non vogliamo alcuna zona buia!!! Quindi invitiamo TUTTE LE FAMIGLIE COMASCHE a partecipare con i propri figli. Sarà una passeggiata di un paio d’ore dove, almeno venerdì sera, i giardini torneranno NOSTRI!!!
Ritrovo fissato alle ore 20,30 in piazzale Borgonovo percorrendo poi via Corridoni, via Rosselli, via Vittorio Veneto e terminare davanti alla Locomotiva verso le 22,30. Sarà anche un’occasione per dare voce alle vostre lamentele e ripetere, nelle prossime settimane, più e più volte tale iniziativa, perchè solo scendendo in strada possiamo vivere la nostra città, riprendendoci Como!!!
Il presidio si svolgerà anche in caso di pioggia!!!
ComoaiComaschi
L’Associazione Osservatorio Giuridico per i diritti dei Migranti di Como, l’Associazione Como Accoglie e la Rete Como Senza Frontiere, venute a conoscenza dell’iniziativa del sedicente gruppo “Como ai Comaschi” volta a presidiare le aree pubbliche a verde dei giardini “a lago” e nell’area del Tempio Voltiano, esprimono forte preoccupazione per il significato che gli organizzatori intendono conferire all’iniziativa in ottica anti immigrazione.
La situazione dei giardini a lago, per quanto potuto constatare dai volontari che da tempo si occupano dei migranti che per vari motivi, pur avendo un diritto alla permanenza nel territorio italiano ed in particolare comasco, si trovano fuori da ogni percorso di accoglienza, non è certo da sottovalutare ma non può essere strumentalizzata in modo pericoloso al fine di elevare le tensioni sociali. Non a caso da tempo le associazioni, comprese le sottoscritte, hanno segnalato alle Istituzioni il pericolo di aumentare le situazioni di disagio nel caso in cui non si fossero predisposti presidi minimi di accoglienza per tutti i migranti che hanno tuttora in corso la domanda di richiesta di protezione internazionale, oltre ai molti che, pur avendo già ottenuto un esito favorevole, attendono con tempi troppo lunghi solo il rilascio del permesso di soggiorno e/o del titolo di viaggio dalla locale Questura.
Purtroppo, l’assenza totale di una gestione istituzionale di tutto ciò che attiene alla cosiddetta seconda accoglienza, per non parlare dei percorsi di integrazione post riconoscimento della protezione internazionale, determina situazioni degradanti dal punto di vista umano e di assenza di rispetto della dignità delle persone che finiscono per riversarsi sulla intera collettività.