Viale Varese e lo “spauracchio” del nuovo parcheggio: avanti con la raccolta di firme
Forte preoccupazione per possibili ricadute su verde e smog. Il Pd presenta una proposta di sistemare la zona. Ecco come.
Viale Varese, la raccolta firme del Comitato dei residenti contro il possibile abbattimento degli alberi – per fare spazio ad un parcheggio ampliato con la proposta presentata dalla Nessi & Maiocchi – non si ferma. Lo conferma a CiaoComo Luisa Todeschini che spiega modalità e luoghi di raccolta. IN questi giorni ha avuto un incontro con alcuni degli assessori comunali per spiegare le ragioni:”Grande disponibilità all’ascolta – spiega lei – ma finora le posizioni non cambiano”. Il Comune sta ancora valutando l’interesse dell’opera e della proposta della impresa costruttrice cittadina.
E proprio in queste ore arriva anche una nota del Pd: una nuova proposta di riqualificazione della zona senza incidere sui posti auto
“Il Pd propone un progetto globale di riqualificazione del complesso costituito dalle mura, dalle tre torri e dai giardini circostanti la Città murata, per tenere insieme e valorizzare cultura, turismo e verde, e chiediamo alla Giunta comunale di avviarlo quanto prima”, lo dice Tommaso Legnani, segretario cittadino del Partito democratico, che ricorda come sulla questione sia anche stata depositata una mozione dai tre consiglieri comunali.
“Lo avevamo scritto nel programma e ora è giunto il momento di mettere alla prova questa amministrazione che, invece, vuole fare parcheggi dove si potrebbe ampiamente preservare i nostri monumenti – aggiunge Legnani –. Vogliamo vedere la risposta del centrodestra alla mozione che va in tutt’altra direzione”.
E il progetto del Pd chiede “la realizzazione di un sistema di illuminazione architettonica di tutta la cinta delle mura e delle torri, che valorizzi la bellezza delle stesse e ne renda sicura e confortevole la fruizione; la riqualificazione e l’arredo dei giardini lungo viale Varese e viale Cattaneo; la messa in sicurezza e la riapertura al pubblico dei giardini pensili tra il Museo Giovio e la Torre di San Vitale, chiusi ormai da troppo tempo, realizzando inoltre un collegamento pedonale dai giardini alla stessa torre”.
Inoltre, la proposta dei democratici punta a “valutare, come ulteriore punto qualificante, la fattibilità di una scala interna a Porta Torre e di un terrazzo in cima a essa, per rendere la struttura visitabile dal pubblico, e ad aprire alla visita senza prenotazione la Porta Pretoria, eventualmente come parte di un biglietto unico con Porta Torre”, conclude Legnani.